Gb. Liz Truss, congelati 350 mld di dollari. Sanzioni “riportano l’economia russa nell’era sovietica”

AgenPress Il governo britannico ha annunciato il congelamento di oltre 350 miliardi di dollari delle riserve in valuta estera della Russia di Vladimir Putin, il 60% su un totale di 604 miliardi. Lo afferma la ministra degli Esteri, Liz Truss, dopo i colloqui a Varsavia col suo omologo polacco, Zbigniew Rau. La responsabile del Foreign Office ha ribadito che si devono incrementare le sanzioni occidentali e l’invio di armi all’esercito di Kiev e sottolineato che “la guerra in Ucraina può finire solo con la sconfitta di Putin”. Per Truss, inoltre, le sanzioni coordinate coi Paesi alleati “stanno riportando l’economia russa nell’era sovietica”.

Servono comunque ulteriori misure economiche contro Mosca ed è pronta a discuterne al vertice del G7 in programma giovedì. L’obiettivo è una azione coordinata coi partner internazionali per vietare l’attracco nei porti delle navi russe (come già fatto dal Regno Unito), prendere di mira le banche russe e le industrie che più arricchiscono le casse di Putin, con la prospettiva di arrivare a un calendario per eliminare la dipendenza da petrolio e gas in arrivo da est.

Truss è anche tornata a parlare delle “atrocità” commesse contro i civili a Bucha, di cui sono accusate le truppe di Mosca, promettendo che i “responsabili pagheranno per quello che hanno fatto”. In merito ha chiesto che venga aperta una indagine dall’Osce per crimini di guerra. Truss ha anche commentato la situazione militare sul campo: “Sebbene le truppe russe siano state sconfitte nel loro assalto iniziale a Kiev, non c’è stato alcun cambiamento nelle loro intenzioni e ambizioni”. E ha aggiunto: “Stiamo vedendo le forze di Putin puntare gli occhi sull’est e il sud dell’Ucraina, con lo stesso sconsiderato disprezzo per le vite dei civili”.

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