Giustizia. Morra (M5S), non voglio morire liberale e moderato

AgenPress – “Tanti sostengono che grazie al Movimento al Governo si è ridotto il danno di una riforma della giustizia che altrimenti sarebbe stata pessima. Questo perché vi sarebbe stata comunque una maggioranza governativa che anche senza i voti del Movimento avrebbe potuto approvare la riforma Cartabia, nella prima versione addirittura!
A questi domando: e se fossero mancati i voti del Movimento al testo che di fatto altera profondamente la riforma Bonafede?”.
Così il senatore ex M5s e presidente della Commissione Antimafia, Nicola Morra, in un post in cui torna a parlare della riforma della Giustizia.
“Non sarebbe stato evidente al paese chi remava per una giustizia ingiusta, di classe e per i più furbi ed ipocriti e chi invece cercava, quantunque con difficoltà, di far capire che davanti alla legge si è e si deve essere tutti uguali?
Si risponderebbe: ma non si è maggioranza assoluta da soli, e dunque si deve tenere conto di quanto gli altri sostengono.
Vero, ma…. nessuno è sfiorato dall’idea che si potrebbe anche accettare la sfida dell’opposizione, della Lunga Marcia per ottenere ancora più voti, ancora più forza elettorale di quanta ottenuta il 4 marzo 2018? Nessuno crede che in Italia ci sia una maggioranza di cittadini, non importa per chi abbiano votato, non importa se hanno deciso di disertare le urne, che vuole, desidera, anela giustizia, uguaglianza, dignità?
Se questo è solo e soltanto un mio convincimento, questo significa partire sconfitti, pensando che l’asticella debba essere messa sempre più in basso piuttosto che in alto, mortificando qualsiasi tentativo di rivoluzione culturale che, almeno a parole, avremmo dovuto compiere come M5S.
La politica, quella nobile ed autentica, se non si abbevera alla dimensione del sogno, decade a semplice amministrazione dell’esistente, divenendo infine strumento di pura conservazione. Ed io moderato e liberale non ci voglio morire”.
Advertising

Potrebbe Interessarti

Ultime Notizie