Gregoretti. Salvini, in prigione per la libertà. Sardine? Sono contro, senza alcuna proposta

Agenpress – “Guareschi diceva che ci sono momenti in cui per arrivare alla libertà bisogna passare dalla prigione. Siamo pronti, sono pronto”. Lo ha detto Matteo Salvini, a margine di un’iniziativa elettorale della Lega a Comacchio, rispondendo a una domanda sul caso Gregoretti e sul voto previsto per il pomeriggio della Giunta per l’immunità del Senato.

“I senatori della Lega questo voteranno: che si faccia questo processo politico, a chi ha difeso la sicurezza, i confini e l’onore di questo Paese”. “Voglio andare – ha detto Salvini – in quel tribunale a rappresentare milioni di italiani che vogliono vivere tranquilli a casa loro. E poi una volta per tutte si parlerà di una riforma della giustizia che in questo Paese serve come il pane. Mentre la sinistra scappa noi andiamo a testa alta a giudizio. Non abbiamo nessun tipo di paura”.

“Oggi decidono se sono un criminale o meno. Io prendo un detto della mia nonna: ‘Male non fare, paura non avere’. Siccome devono essere i delinquenti ad aver paura del processo, io ribadisco: mandatemi a processo. Se devo andare in galera per difendere il mio Paese ci vado a testa alta”.

Quella delle Sardine di ieri a Bologna “è una piazza contro: contro Salvini, contro la Lega, contro i decreti sicurezza. Gli emiliani mi chiedono lavoro, lavoro e lavoro”.

“Di lavoro lì non si parla. Chi vota Pd, Sardine comprese – ha aggiunto Matteo Salvini – vota per tornare alla legge Fornero e per massacrare chi lavora in proprio. In democrazia a me piacciono tutte le piazze ma io preferisco quelle che fanno proposte. E le piazze della Lega propongono. Gli altri propongono di essere contro la Lega che non è un gran programma politico per l’Emilia-Romagna”.

 

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