Imposta successione e dote giovani, Librandi: ricetta di chi non ha idee

AgenPress. L’Italia non ha bisogno di nuove tasse. Quando Draghi sostiene che questo è il momento di dare e non di prendere ci trova perfettamente d’accordo.

Quella di Letta è la classica ricetta della sinistra anti impresa e senza idee. Se il loro obiettivo è vincere la competizione ideologica con Leu e M5S nella loro area, piuttosto che contribuire a risolvere i problemi del Paese, sono davvero sulla buona strada. Richiedere sacrifici ai soliti noti, ovvero alle imprese e ai lavoratori che hanno fatto sacrifici in Italia, piuttosto che andarsene all’estero, è tanto facile quanto ingiusto.

Nel merito, andrebbe ricordato che quando si parla di tassare le successioni ci si riferisce a patrimoni già ipertassati e, pertanto, sarebbe sproporzionato richiedere una tassazione aggiuntiva per trasmettere il frutto di anni di lavoro ai figli.

Il sostegno ai giovani meno abbienti è un tema molto serio. Risulta mortificante e riduttivo affrontarlo con la proposta di una dote che si tradurrebbe in una specie di paghetta o nella versione junior del reddito di cittadinanza. I giovani non hanno bisogno di essere assistiti, ma di opportunità e lavoro.

Il Pd si è grillinizzato al punto di scambiare un welfare sano con l’assistenza a vita. Siamo lieti di mettere a disposizione di Letta e compagnia qualcuna delle nostre idee per giovani e lavoro, come il credito di imposta per le aziende che finanziano borse di studio e dottorato, la partecipazione dei lavoratori agli utili delle imprese, la settimana breve di lavoro a parità di salario e i nuovi contratti a progetto con maggiori tutele.

L’Italia non ha bisogno di minestre riscaldate. Per tornare a volare occorre un gruppo di ‘dragoni’ con il coraggio di promuovere creatività, innovazione e intraprendenza.

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