Mafia, Palumbo/Montecchi (Democrazia Liberale): Lombardo chi lo risarcisce?

AgenPress. “Non avendo mai avuto accesso alle carte processuali, non sappiamo ovviamente nulla del merito del processo a Raffaele Lombardo, iniziato circa 12 anni fa con due accuse infamanti (concorso esterno in associazione mafiosa e corruzione elettorale) che ne hanno stroncato il prestigioso percorso politico, e ora conclusosi con due assoluzioni piene: perché l’associazione mafiosa proprio non c’era e perché Lombardo non aveva commesso alcuna corruzione elettorale.

Ciò che ci pare inconcepibile e indegno di un paese civile è che un cittadino qualsiasi possa essere coinvolto in un percorso giudiziario decennale, che di per sé è già un’inguaribile offesa alla ragionevole durata del processo sancita dall’art. 111 Cost.; e poi, che ciò sia avvenuto sulla base di accuse che, per essere state prima affermate e poi negate nei vari gradi di giudizio, e quindi ritenute dubbie almeno da taluni magistrati, non avrebbero potuto ritenersi come accertate “al di là di ogni ragionevole dubbio” come, a partire dal 2006, dispone l’art. 533 del codice di procedura penale.

Oggi Lombardo risulta scagionato, ma chi gli ridarà la serenità personale e familiare e la prospettiva politica che gli è stata sottratta per un decennio?”

Lo dichiarano in una nota congiunta Enzo Palumbo e Marco Montecchi, presidente e segretario di Democrazia Liberale.

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