Migranti. 5.000 arrivi nell’enclave spagnola di Ceuta, 1.000 sono minori

AgenPress – Hanno attraversato il confine a nuoto e si sono rifugiati nell’enclave spagnola di Ceuta, città del Nordafrica porta di accesso all’Europa. Provenienti dal Marocco, i migranti hanno inaspettatamente scavalcato la barriera in massa cogliendo di sorpresa la sicurezza. La notizia, documentata dalle immagini, è stata resa nota dal ministro per l’inclusione, la sicurezza sociale e la migrazione, José Luis Escrivá, che ha annunciato rimpatri già effettuati “a un ritmo significativo” considerando che gli accordi con il Paese alawita in materia di migrazione “sono molto chiari”.

Almeno 1550 persone sarebbero già state espulse. Secondo il governo l’arrivo massiccio dei migranti nelle ultime ore, non ha nulla a che fare con la decisione della Spagna di consentire l’ingresso nell’anonimato nell’ospedale di Logroño del capo del Fronte Polisario, Brahim Gali. La scelta spagnola di accogliere il presidente della Repubblica Araba Saharawi, a garanzia di non essere interessato dalla giustizia, ha suscitato polemiche.

Gali, 73 anni, ha contratto il virus Sars-cov-2 e per questo ha chiesto “aiuto” facendo ricorso a scopi umanitari. Su di lui pesano denunce gravi per violazione dei diritti umani ma anche per crimini di terrorismo, torture e genocidio. Escrivá, sorpreso, riconduce il fenomeno alla pandemia e all’ulteriore povertà che affligge i Paesi sub-sahariani. E dopo l’assalto a Ceulta, anche l’enclave di Melilla, lungo la costa orientale del Marocco, si è ritrovata 85 migranti che illegalmente sono entrati bypassando la frontiera.

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