Mosca. Di Maio, prevalga la diplomazia, sosteniamo l’Ucraina. Lavrov, nessun accordo senza esclusione allargamento Nato

AgenPress – E’ iniziato a Mosca l’incontro tra il ministro degli Esteri Luigi Di Maio e il suo omologo russo Lavrov. Il bilaterale è tutto incentrato sulla crisi ucraina.

“Ciò che voglio dirti anche rispetto alle tensioni al confine orientale dell’Ucraina, tra Ucraina e Russia è che l’Italia è sempre stata impegnata in prima fila per una soluzione diplomatica e si può contare sull’Italia per raggiungere una soluzione diplomatica”,  ha detto Di Maio.

“Il ministro Lavrov mi ha riferito che c’è tutta la disponibilità russa a trovare una soluzione diplomatica alla crisi” in Ucraina. “Alla luce di quanto riferitomi martedì a Kiev dal ministro Kuleba e oggi dal ministro Lavrov, c’è dunque la disponibilità da entrambe le parti a trovare una soluzione diplomatica”.

“Credo che i colloqui tra il presidente del consiglio Draghi e il presidente Putin – ha aggiunto Di Maio – abbiano rappresentato un importante scambio e un importante dialogo che sicuramente potranno favorire anche i nostri rispettivi alleati”.

 “Deve prevalere la diplomazia, il buon senso, la strada maestra per evitare un conflitto che potrebbe generare conseguenze devastanti per l’intero Continente. La pace, che allontana ogni dramma dagli effetti incontrollati, è la direttrice da continuare a seguire, è l’unica via che può condurci a una duratura stabilità. Le armi lascino lo spazio alla diplomazia. L’Italia è tra i Paesi più attivi per raggiungere questo obiettivo”.

“Voglio ribadire che l’Italia sostiene convintamente l’integrità territoriale e la piena sovranità dell’Ucraina, incluso nelle sue scelte di politica internazionale. Inoltre, siamo pronti a partecipare, ma auspichiamo vivamente che non sia necessario, ai meccanismi di deterrenza predisposti in coordinamento con i nostri partner europei e atlantici”, ha detto ancora Maio a Mosca aggiungendo comunque che “il dialogo con la Russia è imprescindibile”.

“Nelle ultime settimane il presidente del Consiglio Draghi ha avuto ripetute conversazioni telefoniche con il presidente Putin, in uno spirito franco e aperto. Diverse sono state anche le mie conversazioni con il ministro Lavrov per riaffermare i capisaldi della nostra posizione. L’Italia è stata, è e sarà sempre il Paese del dialogo”.

“Le sanzioni non possono essere varate se almeno un Paese sarà contrario. Non credo che l’Italia sia interessata a fomentare la tensione”, anzi “noi vediamo che segue la tradizione della sua diplomazia” che è quella di “non minacciare in continuazione, non promettere punizioni, ma cercare soluzioni”, ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov in merito alle sanzioni Ue sulla crisi in Ucraina.

“Abbiamo parlato anche del colloquio tra Draghi e Putin, c’è comprensione reciproca su questo arco di problematiche e un buon rapporto nelle relazioni tra i due paesi riguardo agli scambi economici, aumentati di circa il 50%”.

“Non risolveremo tutti i problemi finché non ci metteremo d’accordo su alcuni punti, è importante non togliere dal pacchetto alcune cose, tra cui il non allargamento a est della Nato e il non dispiegamento a est”. 

 

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