Pella (FI): “Un Decreto inerzia più che rilancio. Evitiamo che il Paese vada a sbattere con un piano organico di riforme”

AgenPress. Una “potenza di fuoco” da 55miliardi che avrebbe dovuto assicurare il Rilancio del nostro Paese. Invece, pare più un Decreto Inerzia per la sua volontà di distribuire fondi senza una visione complessiva di ripartenza e stimolo agli investimenti. Nonostante la tempestiva offerta di collaborazione e le molteplici proposte migliorative pervenute dal Presindente Silvio Berlusconi e dal gruppo di Forza, siamo fermi sui decreti attuativi, siamo fermi sulle semplificazioni, siamo fermi sulla discussione del pacchetto europeo, siamo fermi sul Piano Nazionale delle Riforme.

Fino a che punto è possibile confondere politiche di assistenzialismo con politiche di rilancio? E per quanto tempo dovremmo attendere i 150 atti necessari per porre in essere le previsioni normative? 

In un quadro d’insieme che soffre di annunci quotidiani, gli ultimi due dei quali riguardano un decreto semplificazioni non ancora pervenuto in Aula e un nuovo scostamento nel mese di luglio, la valutazione rimane complessivamente molto critica, in quanto non si prevedono interventi di carattere strutturale per la ripresa economica generale e organica, ma solo interventi una tantum di carattere temporaneo.

Al di là di incontri in luoghi occasionali in favore di telecamere, la maggioranza dovrebbe dare seguito agli annunci con un piano di riforme e di misure propulsive, un grande programma di investimenti pubblici, maggiori stimoli alla domanda interna, un’accelerazione a quelli privati fin da subito, specie pensando all’economia locale diffusa in tutti i settori, dall’edilizia al turismo e alla cultura, che può imprimere slancio significativo e fiducia su tutto il territorio nazionale.

Così il Deputato di Forza Italia On. Roberto Pella intervenendo ieri alla Camera dei Deputati durante la discussione generale sul Decreto Rilancio.

 

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