AgenPress – “Nessuno minaccia la Russia. Ma finora, alle iniziative europee, hanno sempre risposto gli atti di ostilitĂ e le gravi ingerenze provocate dal Cremlino”.
Così il presidente dell’Europarlamento, David Sassoli, dichiarato persona “non gradita”, intervistato da ‘La Stampa’ dopo le sanzioni russe. “I sistemi autoritari sono in difficoltĂ . Hanno bisogno di trovare i nemici esterni per placare il disagio sociale interno. Noi crediamo nel dialogo ma la risposta sarĂ adeguata.  Io sono certo che lo sarĂ ”.
“Il popolo russo – dice Sassoli, – merita rispetto e i suoi governanti non dovrebbero costringerlo a guardare all’Europa con diffidenza. La spiegazione, a suo avviso, è che “l’azione delle istituzioni europee a tutela dei diritti umani conta al punto da provocare reazioni pesanti come questa. A dispetto di quanti sottovalutano le capacitĂ dell’Europarlamento di incidere in politica estera, questa vicenda dimostra che le nostre prese di posizione hanno grande eco nei dibattiti internazionali. Ecco perchĂ© continueremo a sostenere con forza che Alexey Navalny debba essere liberato”.
“Sbagliano – aggiunge – a pensare che la pacatezza sia sinonimo di debolezza. Sottovalutano la forza delle nostre opinioni pubbliche innamorate della democrazia. Noi risponderemo sempre. Con le regole dello stato di diritto e sulla base delle nostre leggi, ritenendo la diplomazia la via maestra per abbassare le tensioni”.