Agenpress – La Commissione Nazionale per la Salute Cinese, senza basarsi su alcuna evidenza scientifica consiglia di assumere la bile di orso per curare il Covid-19. Nuovo orrore in Cina: spesso per estrarre la sostanza molti orsi vengono maltrattati e torturati.
Ciò “rappresenta un certo livello di preoccupazione per tutti – rivela in un’intervista Pietro Cappella – e questi allevamenti di orsi per la produzione della bile sono dei posti in cui l’orso viene esclusivamente tenuto in vita per produrre bile. Un metodo cruento e doloroso. Chi ha l’opportunità di visitare queste strutture -come è capitato a me- non può uscire che con un forte senso di sconforto”.
Come ha spiegato Giovanni Broussard, Project Manager Asia del programma globale per la lotta contro i reati ambientali e animali, in Cina utilizzano gli orsi per curare il coronavirus.
Ma purtroppo, per estrarre la bile da questi animali spesso li torturano o li maltrattano “In Cina uno dei farmaci per la cura del Covid-19, nell’ambito della medicina tradizionale cinese, contiene come principale agente l’UdcA che è presente nella bile dell’orso Moon Bear”, ha spiegato Broussard. “L’aspetto tragicamente ironico di tutto questo – ha poi aggiunto – è che per curare una malattia zoonotica venga utilizzata una medicina a cura animale; cioè si utilizza un animale selvatico seppure in cattività per combattere delle malattie che sono conseguenze di queste pratiche”.
Se dunque da un lato la Cina ha eliminato i cani e i gatti dalla lista degli animali commestibili, non ha risparmiato gli orsi dai maltrattamenti. Sempre Broussard ha poi aggiunto che il rischio sanitario è molto alto, così come “la possibilità di uno spillover ovvero del salto di specie di un virus, dall’animale all’uomo, come è successo per il Covid-19″. (tratto da Notizie.it)