Agenpress. Nicola Molteni, deputato della Lega, è stato ospite del programma “L’imprenditore e gli altri” condotto da Stefano Bandecchi, fondatore dell’Università Niccolò Cusano, su Radio Cusano Tv Italia (canale 264 dtt).
Riguardo il Mes senza condizioni. “E’ una fregatura. Vedo che nel governo si stanno già prendendo a schiaffi, ma credo che alla fine si metteranno d’accordo perchè il timore di perdere la poltrona è più forte di qualsiasi altra cosa. Noi continuiamo ad essere contrari al Mes, che vorrebbe dire mettere il Paese nelle mani della Troika, checchè ne dica Bruxelles”.
Sulla mozione di sfiducia a Bonafede. “Noi stiamo dalla parte dei cittadini italiani e credo che ai cittadini italiani, che sono rimasti chiusi in casa per due mesi, non faccia piacere vedere centinaia di criminali e boss mafiosi scarcerati. Credo sia una profonda ingiustizia ed è per questo che abbiamo chiesto prima le dimissioni di Bonafede e poi abbiamo presentato una mozione di sfiducia. Mi auguro che tutti coloro che ritengano il ministro Bonafede non adeguato al suo ruolo assecondino questa mozione di sfiducia. Credo che bisogna avere grande attenzione soprattutto per le vittime dei reati, per i magistrati che hanno lavorato per arrestare questi criminali, scarcerarli credo sia di una gravità inaudita e in qualunque altro momento questo avrebbe portato alle dimissioni di un ministro della giustizia”.
Sull’emergenza Coronavirus in Lombardia. “La Lombardia è stata travolta da uno tsunami di dimensioni gigantesche e credo che la risposta dei lombardi e del sistema sanitario lombardo sia stata di grandissima efficienza. Adesso i numeri sono ancora importanti, ma sono fortunatamente in calo, adesso con intelligenza, prudenza, rispettando i protocolli sanitari, bisogna ripartire. Sala? Ho stima enorme di tutti gli amministratori locali, però io credo che il sindaco di Milano come qualche altro sindaco lombardo del PD credo si sia fatto trascinare più dalla polemica politica che dal senso di responsabilità nei confronti dei cittadini. Qualche polemica se la sarebbe potuta evitare, io ricordo che diceva che il problema era il razzismo contro i cinesi e invitava ad andare a fare gli aperitivi. Speranza? Ha lavorato bene, è un amico e non ho problemi a dirlo, ha agito con grande buonsenso. Chi ha peccato di arroganza è stato il Presidente del Consiglio che non ha voluto dialogare con le opposizioni”.
Sul turismo e i balneari. “L’Italia stava campando di turismo negli ultimi anni e il turismo è il petrolio del nostro Paese. Purtroppo però il turismo è sparito dai radar del governo. Se le riaperture di alberghi e ristoranti ritarderanno ancora, probabilmente al 1 giugno non riaprirà nessuno. Nel decreto ex aprile ci dovrebbero essere 55 miliardi, spero non solo per i sussidi, ma anche per garantire alle imprese le condizioni per poter ripartire. Ci sono alcune regioni che autonomamente hanno dato avvio alle operazioni di manutenzioni degli stabilimenti balneari, ma se il governo continua a litigare con le regioni, impugnando gli atti, evidentemente non è questo il modo per poter affrontare un tema importante come quello del turismo. Le regioni con pochi contagi devono poter ripartire subito”.
Sulla regolarizzazione degli stranieri chiesta da Bellanova. “Sulla sanatoria penso il peggio perchè l’Italia non ha bisogno di nuovi schiavi e di sostituire la manodopera italiana con quella straniera a basso costo. Non è sanando 600mila immigrati irregolari che si fa l’interesse del settore agroalimentare del nostro Paese. Vanno reintrodotti i voucher e va reso quel mestiere appetibile ai giovani, ai cassintegrati, ai disoccupati e ai percettori del reddito di cittadinanza che prendono i soldi e stanno sul divano. Credo che, con dignità e garanzie, tanti cittadini italiani potrebbero fare quel lavoro. Detto questo, mentre parlano di sanatoria, continuano gli sbarchi”.