Agenpress – “Voteremo contro le mozioni di sfiducia, ma riconosciamo al centrodestra e Emma Bonino di aver posto dei temi veri. La sua mozione non era strumentale”. Lo ha detto nell’Aula del Senato Matteo Renzi (Iv) in dichiarazione di voto sulla sfiducia al ministro Bonafede.
“Il premier ha detto che ove ci fosse stato un voto contrario a un ministro il governo sarebbe andato a casa, e noi la seguiamo. Ma lei si assume una responsabilità. Lo dico per un fatto politico, confermo che Conte ha dato negli ultimi tempi segnali importanti”.
“Abbiamo apprezzato la battaglia del presidente del Consiglio a fianco del ministro Bellanova e accettato le riaperture ma ancora molto c’è da fare. Nel momento in cui pone tutta la sua autorevolezza politica al fianco del ministro della Giustizia dobbiamo essere conseguenti con lui. Se Bonafede ci avesse ascoltato a febbraio sul Dap ciò che è avvenuto sulle scarcerazioni non sarebbe successo”.
“Non ci interessa un sottosegretario ma sbloccare i cantieri. Quando portiamo delle idee non stiamo cercando visibilità”, ha detto ancora. “Non si fa politica pensando alla legge del taglione: certe sue espressioni sul giustizialismo ci hanno fatto male. Disse ‘se c’è un sospetto anche chi è pulito si dimetta’. No, bisogna rifiutare la cultura del sospetto, definita da Falcone l’anticamera del komeinismo”.
“Mi auguro – sostiene Renzi – che questa riflessione abbia colpito, che abbia fatto riflettere Bonafede, che è persona assolutamente non avvicinabile dalla mafia. Essere additati ingiustamente sui giornali con le proprie famiglie e subir l’onta di un massacro mediatico fa male. La politica, non il populismo ci guidano. Non è il giustizialismo, ma la giustizia”.