Agenpress – Durante il lockdown “gli italiani hanno dimostrato grande senso di responsabilità” e ora “chiedo adesso ai cittadini di non abbassare la guardia”.
Così il premier Giuseppe Conte, annunciando che sono stati acquistati “150 mila test sierologici e siamo pronti ad acquistarne altri 150 mila, nei prossimi giorni parte la sperimentazione dell’app Immuni”. Rispetto alla riapertura delle scuole, Conte sottolinea che la sicurezza dei ragazzi “resta per noi una priorità”. Nelle prossime settimane “partirà un piano articolato di edilizia scolastica che renderà le nostre scuole più sicure. Il nostro obiettivo è di riportare gli studenti a scuola a settembre”.
Il piano nazionale predisposto dal ministro Speranza con il Comitato tecnico-scientifico “ci garantisce un costante monitoraggio e la possibilità di interventi selettivi in caso di risalita della curva epidemiologica. Nel decreto ‘Rilancio’ ci sono oltre 3 miliardi per potenziare il sistema sanitario”.
Questo per il premier è il “momento della svolta. Abbiamo iniziato a definire i contenuti del nuovo decreto legge: una sezione specifica sarà dedicata agli investimenti pubblici, al rafforzamento della capacità di spesa e all’accelerazione dei cantieri”. Il ‘modello Genova’ “viene ormai evocato ogni giorno, credo che sia giunto il momento di ribattezzarlo ‘modello Italia’”. Sono tanti “i progetti di riforma su cui l’opposizione può offrire il proprio contributo. A partire dagli interventi normativi per accelerare i tempi dei processi”.
“Non ho mai dichiarato né pensato che l’Italia potrà utilizzare il Mes dopo la Francia. La mia posizione non è cambiata: il Mes è uno strumento nato dall’esito di crisi molto diverse rispetto a quella che stiamo vivendo”.
L’Italia “sta contribuendo a scrivere una nuova pagina della storia europea con l’introduzione del Recovery fund” ed è “su questo punto che si gioca la vera partita per il rilancio della nostra economia”. Pervenire “a una riduzione del debito/pil è un obiettivo nostro, da raggiungere però con gradualità”. Il premier ribadisce che “non c’è nessuna patrimoniale in arrivo e c’è anzi l’intenzione, da parte del governo, di continuare ad alleggerire la pressione fiscale”.