Agenpress – “Confermiamo tutto: Abc è un giornale serio e rispettabile, di massima qualità. Facciamo le nostre verifiche, non siamo dei pazzi che pubblichiamo le prime informazioni che ci capitano in mano”. Lo afferma il vicedirettore di Abc, Luis Ventoso, sulle accuse di fake news rivolte all’inchiesta del suo giornale che pubblica anche un documento. “Anzi, sono molto contento della vasta eco che questa nostra notizia sta avendo in Italia”.
“Il nostro è un giornale serio e rispettabile, di massima qualità. Facciamo le nostre verifiche, non siamo dei pazzi che pubblicano le prime informazioni che ci capitano in mano. Anzi, sono molto contento della vasta eco che questa nostra notizia sta avendo in Italia”. Nessun dubbio sulla veridicità del documento pubblicato anche da parte dell’autore del pezzo, Marcos Garcia Rey, freelance, che si occupa da circa tre anni di Venezuela, autore di oltre 10 inchieste con l’International Consortium of Investigative Journalists di cui è uno dei componenti, compresa quella sui Panama Papers che vinse il premio Pulitzer. “Sono assolutamente sicuro delle mie informazioni: si tratta di pezzo verificato, frutto del lavoro di lunghe indagini, non di un giorno ma di tre mesi. Capisco che possa avere conseguenze politiche in Italia, ma sono consapevole che è una notizia di grande rilevanza pubblica, che quindi andava pubblicata”.
Notizia falsa, dice console venezuelano a Milano Giancarlo Di Martino. “È una notizia già uscita nel 2016 ed è completamente falsa. Rispunta ora dopo che Maduro ha convocato le elezioni e che è stato designato il consiglio da parte del governo e delle opposizioni per indirle. D’ora in avanti ci aspettiamo una catena di notizie false”.
“Non ho mai conosciuto Gianroberto Casaleggio. Come fai a mettere tutti quei soldi in una valigetta? Al di là del fatto che uno dica che è una valigia diplomatica, chi ha scritto questo pezzo non sa che vengono controllate?”.
“La verità è che al Venezuela non si perdona alcun successo, come quello dei medici che sono venuti a dare una grande mano nel Nord Italia per l’emergenza Covid”, si legge in una nota del consolato. “Sono accuse – prosegue la nota – assolutamente false perché non abbiamo come missione quella di finanziare altre organizzazioni politiche, neanche se queste siano mosse da una visione rivoluzionaria”.
“Come se poi – fosse facile mandare soldi in questa maniera, prendere un aereo e andare a Malpensa con una valigetta: bisogna essere dei pazzi, significherebbe burlarsi delle autorità e dell’intelligenza della Digos italiana. Non abbiamo bisogno di finanziare nessuno perché sin dall’arrivo di Chavez abbiamo sviluppato una linea generale di sviluppo economico e sociale della Nazione che si chiama Venezuela del socialismo siglo 21 che prevede anche una nuova geopolitica internazionale che punta alla diversificazione delle relazioni economiche, politiche e culturali, all’autodeterminazione dei popoli, al rafforzare il dialogo tra i popoli in un mondo multipolare. Per questo non abbiamo bisogno di finanziamenti segreti”.