AgenPress. “Non si possono fare 10 parti in commedia. Suona di cattivo gusto che alla vigilia del d day per Palamara (sabato prossimo) siano proprio Ermini e Bonafede ad ergersi a giudici e moralizzatori di cattivi costumi nell’ambito giustizia che non possono essere circoscritti a una persona o una corrente.
Servirebbe una riforma che desse autonomia vera alla magistratura e peso politico alla giustizia. In tal senso in primo luogo e’ necessario la divisione delle carriere e una profonda revisione dei sistemi elettorali per la elezione dei magistrati nei loro organismi di rappresentanza, magari intrecciando sorteggio a successive votazioni.”
Lo dichiara Fabrizio Cicchitto (Presidente Riformismo e Libertà).