Coronavirus. On line i verbali Cts. Il 3 marzo: “Zona rossa anche a Nembro e Alzano”

AgenPress  – I verbali delle 95 riunioni dal 7 febbraio al 20 luglio del Comitato tecnico scientifico che affianca il governo nella gestione dell’emergenza coronavirus ora sono disponibili on line sul sito della Protezione Civile.

I verbali, spiega il Dipartimento, “saranno resi disponibili dopo 45 giorni dalla data di svolgimento delle riunioni cui fanno riferimento, conciliando così l’autonomia di valutazione dei tecnici del Comitato con la corretta esigenza di trasparenza”. Nei documenti, viene spiegato, “sono state oscurate le generalità e gli altri dati identificativi dei soggetti privati, anche societari, e dei prodotti sanitari di questi ultimi, allo scopo di contemperare le esigenze di trasparenza con quelle di riservatezza dei terzi”. Sono stati, inoltre, omessi gli allegati e i documenti sottoposti alle valutazioni del Cts.

Si parte dalla prima, datata 7 febbraio e si arriva a quella del 20 luglio. Nel corso della riunione del 26 febbraio, il Comitato tecnico scientifico “si discute dell’opportunità di delimitare al fine della quarantena altre aree della Regione Lombardia, in aggiunta ai 10 comuni” del Lodigiano previsti nel decreto del 23 febbraio.

In quel momento però il Cts “non ritiene che ci siano le condizioni per l’estensione delle restrizioni a nuove aree e che non siano necessarie altre misure restrittive”, anche se il Cts considera l’eventualità di creare delle “zone gialle” nelle aree dove il virus si sta diffondendo. Tra le indicazioni degli esperti, anche la necessità di effettuare i controlli con il termoscanner ai passeggeri in partenza. Sconsigliati anche i convegni, gli incontri e assemblee.

“Nel tardo pomeriggio sono giunti all’Iss  i dati relativi ai comuni di Alzano Lombardo e Nembro (…) che sono poi esaminati dal Cts. Al proposito è stato sentito per via telefonica l’assessore Gallera e il dg (direttore generale, ndr) Caiazzo della Regione Lombardia, che confermano i dati relativi all’aumento nella regione e, in particolare, nei due comuni menzionati”. È quanto si legge nel verbale del 3 marzo scorso. “Il Comitato propone di adottare le opportune misure restrittive già adottate nei Comuni della zona rossa anche in questi due comuni – prosegue il testo -, al fine di limitare la diffusione dell’infezione nelle aree contigue”.

Richiesto di un parere dal ministro della Salute sull’opportunità di “chiudere le scuole di ogni ordine e grado sull’intero territorio nazionale”, il Cts il 4 marzo mette a verbale che “le scelte di chiusura dovrebbero essere proporzionali alla diffusione dell’infezione virale” e che “non esistono attualmente dati che indirizzino inconfutabilmente sull’utilità di chiusura delle scuole indipendentemente dalla situazione epidemiologica locale. Alcuni modelli predittivi indicano che la chiusura delle scuole potrebbe garantire una limitata riduzione nella diffusione dell’infezione virale. Vi è consenso tra gli addetti ai lavori che un’eventuale chiusura delle scuole è stimata essere efficace solo se di durata prolungata“.

“Queste considerazioni tecniche – si precisa – sono solo una parte delle valutazioni rispetto alle quali formulare le scelte decisionali sull’argomento”. Il 5 marzo, il giorno dopo, il verbale riporta che “il Cts ribadisce che il testo elaborato nella giornata di ieri, in riferimento alla sospensione delle attività didattiche, non è in alcun modo in disaccordo con la decisione di sospensione presa dal Consiglio dei ministri”.

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