AgenPress – E’ iniziato con un rinvio oggi in Tribunale a Trento il procedimento penale nei confronti dell’ex presidente della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi, per la morte dell’orsa Kj2 avvenuta nell’agosto 2017 durante le operazioni di cattura da parte dei forestali, in esecuzione di un’ordinanza provinciale.
Oltre Rossi, il procedimento è a carico anche del dirigente del Servizio fauna, Maurizio Zonin.
Nel procedimento a carico di Rossi si erano costituite parte civile 12 associazioni ambientaliste e animaliste, Lav, Wwf, Lega nazionale difesa del cane, Associazione animalisti italiani, Oipa, Leac, Leal, Legambiente, Gaia, Limav, Salviamo gli orsi della luna, Enpa.
A quanto si è appreso, una delle associazioni avrebbe inoltre richiesto il sequestro di documenti sulla vicenda di M49. “Sono qui tranquillo, con lo spirito di uno che ha fatto il suo dovere e ha agito correttamente”, ha affermato l’ex presidente Rossi a margine dell’udienza. “La decisione su Kj2, pur presa a malincuore, era all’interno del perimetro del Pacobace. È stato un atto a tutela della specie”.
Di diverso avviso, ovviamente, gli esponenti delle associazioni animaliste. “Ci aspettiamo una condanna per i due imputati: uccidendo immotivatamente Kj2 hanno commesso un reato”, ha detto Francesco Mongioì della Lac. “Gli orsi non hanno mai attaccato nessuno, qui c’è un problema di gestione. Mancano regolamenti e un’informazione adeguata”, ha aggiunto Gian Marco Prampolini della Leac. Natasha Pecorari, di Salviamo gli orsi della Luna, ha avanzato una richiesta: “La gestione degli orsi deve passare allo Stato. Da quando c’è di mezzo la politica provinciale si è assistito ad atti di eliminazione degli orsi”.