AgenPress. “Dov’era l’Ue quando la Lega denunciava l’emergenza immigrazione e i rischi della rotta balcanica? Io provengo dal Friuli Venezia Giulia, primo approdo in Italia della cosiddetta rotta balcanica e ho bene impresse le immagini dei migranti che, oltrepassati i confini croato e sloveno, percorrono le strade di Trieste o Udine aspettando che qualcuno, magari della criminalità organizzata, li porti più a nord. Sono stato sui tragitti della rotta balcanica sul carso triestino e ho parlato con giornalisti e poliziotti che hanno visitato di campi rifugiati ai confini dell’Ue.
A Bihac, in Bosnia, la situazione è esplosiva, ma era una situazione che da tempo si sapeva essere critica. Dove era l’Unione Europea quando la Lega denunciava tutto ciò? Inutile ora recriminare o chiedere di aprire le porte permettendo a tutti gli immigrati di passare, come chiede l’estrema sinistra.
È arrivato il momento di istituire in quei luoghi dei veri e propri centri di controllo. Per chi non ha il diritto a ricevere lo status di rifugiato, bisogna prevedere un sistema di rimpatri serio ed effettivo”.
Così Marco Dreosto, europarlamentare friulano della Lega, nel suo intervento durante la sessione plenaria del Parlamento Europeo.