AgenPress. Chi ha seguito la scuola dell’ultimo anno non può non ricordare che con D.M. 21 aprile 2020, n.230 il Ministro dell’Istruzione, l’On. Lucia Azzolina, ha istituito, presso il Ministero, un Comitato di esperti con il compito di formulare alla Ministra idee e proposte per la ripartenza a settembre della scuola, con riferimento all’emergenza sanitaria in atto, ma anche nell’ottica del miglioramento del sistema di istruzione e della formazione nazionale.
Al Comitato coordinato dal Prof. Patrizio Bianchi è stato chiesto – date le regole nazionali di sicurezza sanitaria anticovid – come permettere a ciascuna Istituzione scolastica di organizzare la scuola migliore possibile.
Inoltre, al Comitato è stato dato l’arduo compito di formulare delle proposte su diversi temi e nel complesso si rileva una particolare attenzione alla autonomia delle istituzioni scolastiche allorquando è stato indicato l’adattamento del numero di alunni per classe in ragione degli spazi d’aula disponibili e dei distanziamenti previsti; la rimodulazione dell’orario annuale obbligatorio e dell’unità oraria; l’innovazione della didattica e valorizzazione degli attori educativi; l’impegno didattico dei docenti mediante il ricorso alle ore aggiuntive; il ricorso agli spazi di flessibilità organizzativa del servizio scolastico.
E tra i temi trattati troviamo quelli ai quali Ancodis ha posto da sempre attenzione e cioè: autonomia e responsabilità, governance della scuola, revisione degli organi collegiali con nuove forme di partecipazione, un piano straordinario di formazione e sostegno per insegnanti, dirigenti e tutto il personale della scuola.
Si tratta di temi che corrispondono pienamente alla necessità di dare alla scuola un nuovo modello nel quale si determini una innovativa azione didattica sintetizzabile nella “scuola per tutti da 0 a 18 anni”, la piena valorizzazione del personale e una moderna carriera professionale a partire da nuove forme di selezione.
Ancodis ripropone, dunque, la costituzione di una Costituente PER la scuola, nella quale tutti gli attori abbiano meritata attenzione e pari opportunità, dando voce a tutte le componenti impegnate alla costruzione del nuovo sistema scolastico che, non dimenticando la storica tradizione, si apra a quelle innovazioni culturali capaci di integrare nuovi modelli didattici a moderne azioni organizzative mettendo sempre al centro i bisogni formativi delle nuove generazioni ma andando oltre le arcaiche norme giuridiche e i superati schemi contrattuali.
Al nuovo Governo, al neo Ministro che ha la responsabilità di indicare la direzione, chiediamo di assumere con coraggio innovative proposte e facciamo rilevare che investire in risorse umane e materiali non è più sufficiente se poi si lascia invariato il vigente sistema scolastico.
Dalle prime dichiarazioni del Prof. Bianchi ed in coerenza con sue precedenti affermazioni leggiamo “Dobbiamo fare una scuola nuova, ce la faremo tutti insieme”.
ANCODIS apprezza l’auspicio e, nell’attesa di leggere l’atto di indirizzo, augura al neo Ministro buon lavoro rendendosi disponibile a contribuire – come ha dichiarato in una recente intervista – a “ripristinare l’idea che la scuola è il perno dello sviluppo dell’Italia e della formazione di buoni cittadini”.