AgenPress – Secondo una prima ricostruzione delle fonti di polizia locali Luca Attanasio e e Vittorio Iacovacci sono stati portati nella foresta, dopo aver eliminato l’autista, e uccisi. Il commando di 6 persone avrebbe prima attaccato il convoglio e ucciso l’autista. Gli assalitori avrebbero quindi condotto gli altri nella foresta e, proprio mentre stavano arrivando delle forze locali in soccorso, avrebbero sparato al carabiniere, circostanza nella quale anche l’ambasciatore è morto.
Responsabili dell’assalto armato potrebbero essere, secondo fonti inquirenti, uomini delle Forze Democratiche per la liberazione del Ruanda: il Fdlr-Foca è il principale gruppo residuo di ribelli ruandesi di etnia Hutu, conosciuti per il genocidio in Ruanda. E’ questa l’ipotesi prevalente, sebbene non la sola, privilegiata anche dalle forze di polizia e dalle autorità locali.
L’ambasciatore doveva recarsi nel territorio di Rutshuru per ispezionare le attività del Wfp. Durante il tragitto sei uomini armati hanno obbligato il convoglio a fermarsi sparando colpi in aria. Subito dopo sarebbe stato ucciso l’autista congolese, mentre il resto del convoglio è stato portato nella foresta. Scattato l’allarme, sul posto si sono diretti una pattuglia dell’Istituto Congolese per la Conservazione della Natura – distante poche centinaia di metri – ed anche alcuni soldati dell’esercito congolese, anch’essi non lontani. Il resto non è ancora chiaro. Sembra che proprio quando la pattuglia dell’Istituto Congolese per la Conservazione della Natura è entrata in azione, gli aggressori abbiano sparato alla guardia del corpo dell’ambasciatore, circostanza in cui entrambi sono rimasti uccisi. Uno dei sopravvissuti, interrogato dalle autorità locali, avrebbe detto che gli assalitori parlavano tra loro in kinyarwanda e che si rivolgevano agli ostaggi in swahili.