AgenPress. La pandemia ha rafforzato le attività delle reti criminali in Europa, a lanciare l’allarme l’ultimo rapporto dell’Europol, l’agenzia europea di contrasto al crimine.
L’agenzia prende in considerazione diversi comparti, ma è la droga a confermarsi al primo posto per giro d’affari. Il commercio di stupefacenti rappresenta infatti il principale giro d’affari per il 40% delle reti criminali nell’Unione europea.
Catherine De Bolle, direttrice dell’Europol, ha parlato di rapida scaltrezza dei malviventi che “sono riusciti ad intercettare i bisogni delle persone durante la pandemia – ha detto – e a strumentalizzare le paure individuali di fronte alla scarsità di alcuni beni vitali”.