AgenPress. “Sul mantenimento del coprifuoco alle 22 è prevalsa una linea a nostro avviso sbagliata e non razionale. È una decisione che affossa il Governo. Speranza e compagnia da galleggiatori di professione si sono trasformati in vere e proprie zavorre, inducendo il Presidente Draghi al primo grave errore della sua gestione.
Chi difende una misura così miope e di dubbia utilità vive al di fuori della realtà ed evidentemente ritiene prioritari interessi diversi da quelli di ristorazione e turismo, due settori praticamente in ginocchio e che andrebbero sostenuti in questa fase di ripresa.
Come dimostrato da studi e ricerche, all’aperto è molto difficile contagiarsi. Inoltre, nei mesi più caldi, le abitudini dei cittadini cambiano e gli orari si dilatano. Pertanto, non è sostenibile un coprifuoco così severo. Ci chiediamo che senso abbia riaprire i ristoranti e mantenere il coprifuoco alle 22? Se fosse a mezzanotte i ristoratori potrebbero organizzare almeno due turni.
Anche le 23 sarebbe stata una mediazione più ragionevole, ma ha prevalso una linea di prudenza deleteria e ingiustificata. Chi ci spiega le ragioni e la proporzionalità di tale misura? Per quanto riguarda le riaperture dei locali occorre un supplemento di riflessione: se si consente di ripartire solo a chi gode di spazi all’aperto si sta compiendo un’ingiustizia nei confronti di chi, pur rispettando da sempre regole e protocolli, ne ha solo al chiuso e di chi svolge la propria attività in località più fredde.
È una misura palesemente discriminatoria, che andrebbe bilanciata. Ci rivolgiamo al Presidente Draghi affinché ci ripensi e riapra un confronto su questi temi. Il nostro non è un attacco al Governo, ma un invito a scrollarsi di dosso le zavorre e avere più coraggio.”
Lo dichiara in una nota l’On. Gianfranco Librandi, Italia Viva.