AgenPress – Il Pnrr convince “perché Draghi si è mostrato lungimirante, ha scommesso sugli investimenti e sulle riforme e dimostrato di avere quella visione di lungo periodo che era mancata al governo precedente. Si è mosso sul suo terreno e lo ha fatto benissimo.
Lo dice Elsa Fornero, ex ministra del Lavoro, in un’intervista al quotidiano La Stampa, spiegando che “il successo è del premier, prima che dell’Italia, perché conosco bene Ursula von der Leyen: lei e la Commissione europea si sono fidate di Draghi perché ne conoscono il valore e la credibilità. Non a caso le trattative si sono sbloccate con quella chiamata”.
“Avrei però preferito un impegno preciso a non rinnovare Quota 100: non vorrei che il governo rimanesse imbrigliato nella ragnatela dei partiti e della loro caccia al consenso, ma il difficile viene adesso”.
“L’Italia è bravissima a scrivere i progetti, molto meno a realizzarli. Ora il governo dovrà garantire il salto di qualità nell’attuazione. Draghi dovrà essere bravo a difendere il suo lavoro: tutti inizieranno a chiedere questo o quel provvedimento per interessi di parte, ma il governo dovrà tenere la barra dritta e non farsi imbrigliare in discussioni infinite. Non va confuso il messaggio chiarissimo che arriva con il Recovery: la strada intrapresa è quella degli investimenti che tutti ci chiedono da 30 anni. Una sola riforma non ci chiedono più: quella del sistema previdenziale, perché l’abbiamo fatta. Ecco perché quel cedimento su quota 100 non mi è piaciuto”.