Brigate Rosse. Chi è Marina Petrella, condannata all’ergastolo e “graziata” da Sarkozy

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AgenPress –  L’ex Br Marina Petrella arrestata oggi in Francia deve scontare Ll’ergastolo con isolamento diurno per 6 mesi per omicidio, in quanto colpita da ordine di esecuzione pena emesso il 28 novembre del 2000 dalla procura generale di Appello di Roma.

Era ai vertici della colonna romana delle Brigate Rosse, guidata da Barbara Balzerani, a motivo di alcuni documenti rinvenuti nel famosissimo covo di Via Gradoli, che fu la cabina di regia del sequestro di Aldo Moro.

In particolare Petrella, nome di battaglia “Virginia”, è stata condannata per l’omicidio del Generale dei carabinieri Enrico Galvaligi (avvenuto a Roma il 31 dicembre del 1980), per il sequestro del Giudice Giovanni D’urso (sempre a Roma il 12 dicembre dello stesso anno), l’attentato al vicequestore Nicola Simone (ancora a Roma il 6 gennaio del 1982), il sequestro dell’assessore regionale campano della Dc Ciro Cirillo (avvenuto a Torre del Greco il 27 aprile del 1981) e l’uccisione dei due operatori di scorta. Dal 27 febbraio del 2013 risulta inserita in Sis II, il mandato di cattura europeo con scadenza l’8 gennaio del 2022. Nel 2008 l’allora presidente francese Nicolas Sarkozy fermò la sua estradizione in Italia per “ragioni umanitarie” (in quel momento era ricoverata in gravi condizioni fisiche e psichiche).

 

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