AgenPress – “Poco fa i nostri agenti della polizia locale hanno terminato un ben triste sopralluogo, e quello che si è evidenziato nella zona della nostra selva è agghiacciante. Un cagnolino è stato legato a un albero e massacrato. È stata massacrata una creatura inerme, che ha provato disperatamente, fino a ferirsi nel punto in cui la corda la imprigionava, a liberare la zampina e sfuggire allo scempio, inutilmente”.
Lo scrive il sindaco Marivera de Rosa su Facebook sull’uccisione di un povero cagnolino dopo essere stato legato a un albero, poi privato del microchip. Così è stato trovato dalla polizia locale di Luco dei Marsi (L’Aquila), paese di circa seimila abitanti a una decina di chilometri da Avezzano.
“Questo dicono i segni rilevati. E dicono anche altro, dicono che chi è arrivato a fare questo ha agito scientemente, non si è trattato di crudeltà improvvisa e casuale, ma pure premeditata, perché dopo aver ucciso la bestiola (ci auguriamo, almeno, sia stato dopo) ha anche agito in modo inequivocabile per rimuovere il chip, così da non permettere di risalire al proprietario. Quindi si tratta, con buona probabilità, di qualcuno “di famiglia” per il cagnolino, qualcuno che non ha trovato di meglio, per liberarsene, che compiere questo scempio. Non ci sono parole per descrivere l’orrore che tanta brutalità suscita, il ribrezzo per un essere capace di tanta bestialità”
“Se il modo in cui una persona tratta gli animali dice qualcosa su quella persona, quello a cui siamo di fronte è da brivido. Domani avremo ulteriori dettagli anche dalla Asl. Daremo corso a tutto quanto possibile per risalire a chi ha commesso questo atto inaudito, intanto invito tutti quelli che possono avere informazioni sulla vicenda, che possono aver visto o saputo qualcosa che può aiutarci in questo, a farcelo sapere, tramite messaggio privato o nella forma che preferisce, nella massima riservatezza”