In ogni caso “Bisogna puntare sulla terza dose e non sui tamponi per accedere ovunque: se noi diamo questi messaggi discordanti, rischiamo di non proteggere i cittadini”. E’ quanto ha sostenuto il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, a Rai News 24. “La terza dose protegge bene anche da Omicron – ha specificato -. Noi dobbiamo puntare su quello. Se cominciano a dire che per fare attività ordinarie serve il tampone anche per i vaccinati, rischiamo di perdere la campagna vaccinale”. Quanto alle nuove misure del Governo, se “saranno di buon senso daremo il nostro contributo, in modo unitario” ha sottolienato Fedriga, sempre a Rai News 24. “”Se si mettessero limitazioni forti o nuove chiusure pesanti verso le attività penso che la gente non le accetterebbe più e questo vorrebbe dire non che qualcosa si chiude, ma che il virus si diffonde” ha specificato Fedriga. “In questo momento serve grande equilibrio. E’ doveroso prevenire, soprattutto la variante Omicron, ma non possiamo continuare a buttare la palla avanti senza sapere dove va a finire. Dobbiamo tenere insieme il Paese e questa battaglia alla pandemia la si vince se tutti o la gran parte dei cittadini si muovono insieme alle istituzioni. Se facciano misure incomprensibili – ha concluso – il rischio è che non vengano accettate e rispettate e questo sarebbe un disastro dal punto di vista del contrasto alla pandemia”. “Sono poi molto contrario al Green pass obbligatorio per gli studenti: rischiamo di andare in una situazione nella quale la misura diventerebbe incomprensibile ai cittadini”, ha proseguito il Presidente della Conferenza Regioni, Fedriga. “Sarebbe un errore enorme, creerebbe nuove fratture nella popolazione e le fratture oggi non aiutano. Quella degli studenti è la fascia d’età con il più alto numero di contagi. Ciò comporta diffusione del virus e stress per i Dipartimenti Prevenzione delle Regioni. Come Conferenza Regioni abbiamo chiesto una strategia per garantire la scuola in presenza, e per salvaguardare studenti e famiglie”.
Emergenza Covid: puntare sulla terza dose. Le dichiarazioni di Fedriga, Toti, De Luca, Giani e D’Amato
In ogni caso “Bisogna puntare sulla terza dose e non sui tamponi per accedere ovunque: se noi diamo questi messaggi discordanti, rischiamo di non proteggere i cittadini”. E’ quanto ha sostenuto il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, a Rai News 24. “La terza dose protegge bene anche da Omicron – ha specificato -. Noi dobbiamo puntare su quello. Se cominciano a dire che per fare attività ordinarie serve il tampone anche per i vaccinati, rischiamo di perdere la campagna vaccinale”. Quanto alle nuove misure del Governo, se “saranno di buon senso daremo il nostro contributo, in modo unitario” ha sottolienato Fedriga, sempre a Rai News 24. “”Se si mettessero limitazioni forti o nuove chiusure pesanti verso le attività penso che la gente non le accetterebbe più e questo vorrebbe dire non che qualcosa si chiude, ma che il virus si diffonde” ha specificato Fedriga. “In questo momento serve grande equilibrio. E’ doveroso prevenire, soprattutto la variante Omicron, ma non possiamo continuare a buttare la palla avanti senza sapere dove va a finire. Dobbiamo tenere insieme il Paese e questa battaglia alla pandemia la si vince se tutti o la gran parte dei cittadini si muovono insieme alle istituzioni. Se facciano misure incomprensibili – ha concluso – il rischio è che non vengano accettate e rispettate e questo sarebbe un disastro dal punto di vista del contrasto alla pandemia”. “Sono poi molto contrario al Green pass obbligatorio per gli studenti: rischiamo di andare in una situazione nella quale la misura diventerebbe incomprensibile ai cittadini”, ha proseguito il Presidente della Conferenza Regioni, Fedriga. “Sarebbe un errore enorme, creerebbe nuove fratture nella popolazione e le fratture oggi non aiutano. Quella degli studenti è la fascia d’età con il più alto numero di contagi. Ciò comporta diffusione del virus e stress per i Dipartimenti Prevenzione delle Regioni. Come Conferenza Regioni abbiamo chiesto una strategia per garantire la scuola in presenza, e per salvaguardare studenti e famiglie”.