AgenPress. “E’ arrivato il momento delle decisioni”. Sulla maggiore autonomia richiesta per materie da alcune regioni, il presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana, si dice ottimista sul compimento del percorso legislativo con il nuovo Governo: “per l’ultimo miglio sul percorso dell’autonomia differenziata”.
“Abbiamo lavorato sulle materie da delegare con serietà e competenza – aggiunge Fontana-; abbiamo chiarito ogni dubbio sul carattere responsabile e solidale dell’autonomia prevista dalla Costituzione; abbiamo dato la disponibilità a discutere una legge quadro – pur non prevista dalla procedura costituzionale – per coinvolgere al meglio il Parlamento”.
Per Fontana, quindi, “a cinque anni dai referendum Lombardo e Veneto sull’autonomia, dove i cittadini si sono espressi a favore con amplissime maggioranze, è venuto il momento delle decisioni. Siamo grati al Governo e al Ministro Calderoli per la rapidità con cui hanno riavviato le macchine su questo tema. Noi siamo pronti”.
“Quello di oggi è stato un incontro molto positivo. Il ministro Calderoli ha dimostrato di avere le idee chiare, prevedendo tempi prestabiliti, per concludere rapidamente il percorso verso l’Autonomia differenziata”. Lo ha dichiarato il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, a margine dell’appuntamento sull’Autonomia con il ministro Roberto Calderoli, questa mattina a Roma. “Ora – ha proseguito il governatore – attendiamo che ci venga presentata la proposta di legge attuativa che, sulla base dei principi espressi, noi condividiamo. Successivamente si procederà con l’iter previsto da questa legge: la pre-intesa, il passaggio in sede di Commissione parlamentare, la definizione dell’accordo con il Governo e il passaggio parlamentare finale”. “Quando la legge sull’Autonomia sarà in vigore – ha concluso Fontana – dimostreremo in maniera chiara come le Regioni riescano a essere più efficienti, con un Governo vicino al territorio, rispetto alle scelte fatte indistintamente dal Governo centrale per tutto il Paese. Il territorio italiano ha diverse specificità e nessuno meglio degli amministratori locali può conoscerle”.