Remind ringrazia il Governo Meloni, il Ministero dell’Interno e la Polizia di Stato per perseguire il benessere e la tutela delle Persone

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171mo anniversario della Fondazione della Polizia di Stato

Remind portavoce delle buone pratiche del Pubblico e del Privato anche in ambito di Sicurezza


AgenPress. Si è tenuta il 12 aprile 2023 la celebrazione del 171mo anniversario della Fondazione della Polizia di Stato all’interno della splendida cornice della Terrazza del Pincio a Roma.

Una cerimonia volta non solo a sottolineare l’importante attività svolta dalle forze dell’ordine ma anche per rendere onore alla memoria di tutti quei poliziotti che hanno perso la vita o che si sono particolarmente distinti nell’esercizio del dovere per il bene e la sicurezza della Nazione.

Per questo motivo sono state conferite, alla presenza del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, le medaglie d’oro al valor civile e al merito civile – alla memoria – che rappresentano il riconoscimento della Repubblica all’estremo sacrificio di sei poliziotti che hanno perso la vita.

Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio dei Ministri

In tale contesto il Presidente del Consiglio ha ringraziato tutti i membri del corpo di Polizia esordendo: “Auguri alla Polizia di Stato. Da 171 anni al fianco degli italiani con coraggio, umanità e dedizione. Grazie per ciò che fate e per esserci sempre. Un grazie a chi è al lavoro per i cittadini, per l’Italia e per la sicurezza di tutti noi”.

Il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha evidenziato nel suo discorso che: “Tutto ciò che è sottratto alla sicurezza, è sottratto al vivere civile, democratico, partecipato. È un furto di beni immateriali, presupposto di ogni moderno Stato democratico. Ebbene, se questa è stata l’evoluzione del concetto di sicurezza, possiamo affermare che la Polizia di Stato ne incarna tutti i principi e i valori: siete un Corpo ad ordinamento civile, di cultura democratica, forte di una solida vocazione al pluralismo e all’azione coordinata. Ma il valore della Polizia di Stato – ha proseguito il Ministro – il vostro valore, non si limita al saper reagire efficacemente ai cambiamenti.

Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio dei Ministri e Matteo Piantedosi, Ministro dell’Interno

La Polizia di Stato, avvantaggiandosi di una prossimità che consente di ‘sentire’ i bisogni dei territori, quei cambiamenti spesso li ha intercettati in anticipo, elaborando strategie per scenari futuri ancora prima che lo facesse il Legislatore. Consentitemi di ringraziarvi anche perché fate della vostra divisa non solo un simbolo di forza, ma anche di conforto. Non si contano le occasioni in cui, con sensibilità e coraggio, avete salvato vite in pericolo, mettendo a rischio la vostra stessa incolumità”.

A seguire Lamberto Giannini, Capo della Polizia – direttore generale della pubblica sicurezza ha ringraziato il Presidente della Repubblica per il caloroso messaggio fatto pervenire rivolgendo un “grazie per la presenza nei confronti del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, del Ministro dell’lnterno Matteo Piantedosi, dei Ministri, dei Viceministri, dei Sottosegretari e di tutte le autorità religiose, civili e militari presenti unitamente alle colleghe e ai colleghi, ai gentili ospiti.

Matteo Salvini Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili
Antonio Tajani Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale

A tutti un sentito ringraziamento per essere qui. Permettetemi, inoltre, di rivolgere un affettuoso saluto agli amici Comandanti Generali dell’Arma e della Guardia di Finanza, Teo Luzi e Giuseppe Zafarana, al Direttore del DAP, Giovanni Russo, ai vertici delle Forze Armate, dell’lntelligence e della Cybersicurezza, che ci onorano della loro presenza. Un cordiale saluto poi agli alti esponenti della Magistratura qui presenti, in ideale rappresentanza di tutti i Magistrati con i quali ogni giorno lavoriamo fianco a fianco. Ringrazio il Segretario Generale di Interpol, Jurgen Stock, all’Ambasciatore di Spagna in Italia, Miguel Fernandez Palacios, e il Direttore Generale della Polizia Nazionale Spagnola, Francisco Pardo Piqueras. La loro presenza testimonia il rapporto di amicizia che ci lega. Un caro saluto ai miei predecessori ed, in particolare, al Prefetto Alessandro Pansa qui presente. Consentitemi, poi, di rivolgere un commosso pensiero a due straordinarie personalità, due grandi Ministri dell’Interno che da poco ci hanno lasciato, Virginio Rognoni, il padre della legge 121, e Roberto Maroni, che per ben due volte, in anni difficili, ha guidato il nostro Dicastero. Grazie, per essere qui, insieme a noi, a celebrare il 171esimo anniversario dalla fondazione della Polizia di Stato.

Daniela Santanché Ministro del Turismo

Anche quest’anno lo facciamo qui, in questa meravigliosa cornice, di nuovo senza le limitazioni imposte dalla pandemia, ma costretti a riflettere su quanto e come quella terribile stagione abbia inciso sulle nostre vite e sul nostro modo di fare sicurezza. Il virus per oltre un biennio ha amplificato le nostre fragilità, mettendo al centro delle comunità un crescente “bisogno di Stato” e, permettetemi, delle donne e degli uomini in divisa. Il veloce ritorno alla normalità ha ribadito l’importanza del ruolo delle Istituzioni, chiamate a governare e a comprendere i complessi cambiamenti che il virus ha imposto ai nostri stili di vita. A queste sollecitazioni, oggi, rispondiamo con forza e determinazione “Noi ci siamo e vogliamo ribadire il nostro impegno per essere punto di riferimento dei cittadini!”, in ogni circostanza, anche nelle più estreme così come è avvenuto pochi giorni fa a Rimini, quando un giovane poliziotto, nonostante la rigida temperatura dell’acqua, non ha esitato a gettarsi in mare per soccorrere una donna, salvandole la vita. O come ha fatto, purtroppo senza fortuna, il Vice sovrintendente Domenico Zorzino. Un poliziotto che ci ha lasciato, provando a salvare un anziano automobilista, caduto con la propria auto in un canale. Sono stati ritrovati insieme, stretti in un abbraccio che rimarrà per sempre nella nostra memoria. Oggi questo eroico atto riceve il riconoscimento del Paese con il conferimento della medaglia d’oro al valor civile alla memoria. Di questi esempi dobbiamo fare tesoro per rinnovare ogni giorno il nostro impegno verso i cittadini e affrontare con maggior slancio le sfide che le complessità dei nostri tempi ci mettono davanti. Sono sfide importanti. Il tema della sicurezza è condizionato sempre più dalla velocità dei cambiamenti e dalle crisi di scenari geopolitici tra loro interconnessi.

Maurizio Gasparri Vice Presidente del Senato e Gianni Letta già Sottosegretario a Palazzo Chigi

A distanza di più di un anno dallo scoppio della guerra, siamo ancora impegnati a sostenere con umanità e comprensione il flusso degli oltre 176.000 cittadini ucraini fuggiti dal dramma e dalla violenza del conflitto. Guardiamo con attenzione alla sponda Sud del Mediterraneo. I drastici cambiamenti climatici si sono aggiunti alla povertà e alle guerre tra le cause dei fenomeni migratori. Le difficoltà che vivono Paesi che stanno sull’opposta sponda del Mediterraneo favoriscono – come vediamo in questi giorni – il crescente flusso migratorio verso il nostro Paese. Anche questo è un tema su cui faremo, così come abbiamo sempre fatto, con equilibrio e determinazione, la nostra parte, accogliendo chi fugge da guerre e persecuzioni, e, rafforzando ancora l’azione di contrasto nei confronti di chi, in maniera ignobile, lucra sul traffico di essere umani, provocando terribili tragedie, come purtroppo recentemente avvenuto. Nei primi tre mesi dell’anno sono già 39 gli scafisti arrestati. Sul fronte interno, registriamo una forte voglia di partecipazione alle vicende del Paese. La piazza è tornata ad essere l’agorà dove manifestare le proprie idee. Nel corso del 2022 hanno avuto luogo oltre 12.000 manifestazioni di rilevanza nazionale, di cui più della metà su temi politici e sindacali. Su di esse abbiamo vigilato per garantire l’esercizio di diritti e libertà con l’impiego di oltre 539.000 donne e uomini. Non sono mancati momenti di tensione, fortunatamente limitati e gestiti evitando gravi conseguenze, sebbene ben 129 operatori siano rimasti feriti. Abbiamo vegliato sul ritorno alla piena fruibilità degli impianti sportivi, conseguente al superamento della emergenza sanitaria, registrando, di recente, negli oltre 2.000 incontri di calcio una ripresa animosità tra opposte tifoserie, talvolta degenerate in incidenti. Per contrastare questa violenza sono significativamente aumentati gli arresti e le denunce e, nel 2022, sono stati emessi ben 2641 DASPO.

Grazie a questo costante impegno sul territorio, oggi il Presidente della Repubblica ha voluto conferire alla nostra bandiera la medaglia d’oro al valor civile per l’impegno profuso dagli uomini e dalle donne dei Reparti mobili “nella gestione de/l’ordine e soccorso pubblico, a tutela dei valori e delle Istituzioni della Repubblica”. Alta rimane la guardia nei confronti della minaccia del terrorismo interno ed internazionale, particolare attenzione prestiamo all’eversione ed agli odiosi fenomeni del razzismo e dell’antisemitismo. Prosegue incessante la lotta alla criminalità organizzata e si sono susseguite importanti operazioni, con numerosi arresti, e un imponente opera di aggressione ai patrimoni di provenienza illecita. La Polizia di Stato, nel 2022, ha eseguito nei confronti delle “mafie” sequestri e confische per un valore di 477 milioni di euro. Abbiamo lavorato senza sosta per migliorarci, per accrescere la percezione di sicurezza dei cittadini attraverso una assidua presenza tra la gente. Nel corso dello scorso anno l’attività di controllo del territorio dei nostri equipaggi, con oltre 7 milioni di persone controllate, ha segnato un incremento del +17,2%. La ripresa post pandemia, con l’aumento esponenziale dei movimenti nelle strade, sui treni e negli aeroporti, ha poi portato uno straordinario impegno delle nostre Specialità, la Polizia Stradale, la Polizia Ferroviaria e la Polizia di Frontiera.

Lorenzo Guerini Presidente del Copasir insieme a Gianni Letta e a Giuliano Amato

Ulteriori attenti e massivi servizi di controllo sono stati effettuati nelle stazioni e nei maggiori punti di aggregazione delle città. Sono stati aumentati i presidi negli ospedali. Tutta l’attività di Polizia amministrativa è cresciuta in maniera esponenziale. Solo dall’inizio dell’anno sono stati rilasciati oltre 765.964 passaporti. Dico “oltre” perché il dato è aggiornato a ieri. Il nostro voler essere in ogni angolo del Paese, in ogni contesto in cui pulsa la vita delle nostre comunità è passato anche attraverso il dialogo con i cittadini di ogni età attraverso campagne di sensibilizzazione e di educazione alla legalità nelle scuole, contro la violenza di genere e a tutela degli anziani e dei più fragili. Sono sfide complesse per le quali occorre una Polizia di Stato pronta, reattiva che disponga, così come stiamo facendo, della lungimiranza di investire su quello che è il fattore primario di ogni organizzazione complessa: il fattore umano. Siamo coscienti di avvicinarci ad un importante passaggio di ricambio generazionale. Un tema questo su cui da tempo abbiamo avviato con le Organizzazioni Sindacali, sempre a fianco dell’Amministrazione, un confronto serio e leale.

Ringrazio il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi per l’attenzione e la sensibilità che ci ha prestato, che hanno consentito di prevedere un piano assunzionale pluriennale che non ha solo l’obiettivo di ripianare le cessazioni dal servizio dei prossimi anni. Nel corso del 2023, le assunzioni saranno circa 6.000 a fronte di 3.900 colleghi che ci lasceranno per sopraggiunti limiti d’età. Ma non sarà una fredda e rigida operazione aritmetica. Al centro di questo passaggio di testimone ci sarà la formazione perché quello straordinario bagaglio di saperi tecnici, professionali e esperienziali formatosi negli anni in tanti delicati settori, non venga disperso ma trasmesso alle giovani leve insieme al patrimonio valoriale dell’Amministrazione. Ma non solo. La nostra è, e sarà sempre più, una formazione moderna in grado di offrire al Paese operatori di polizia, preparati e consapevoli delle nuove frontiere del crimine, sempre più transnazionale e digitale. In questa direzione, abbiamo messo in circolo nuove energie nell’indispensabile circuito della cooperazione internazionale di polizia. Grazie al solido rapporto con Interpol, di cui quest’anno ricorrono i 100 anni dalla fondazione, oggi, l’Italia presiede il gruppo di lavoro per l’introduzione della cosiddetta Silver Notice per il tracciamento e il sequestro dei patrimoni illeciti delle mafie e porta avanti il Progetto ldentity, un’articolata azione di contrasto, in sinergia con le autorità dei paesi africani, per identificare e arrestare i trafficanti di esseri umani. Testimonianza dell’efficacia della cooperazione internazionale di Polizia sono gli importanti risultati ottenuti con i colleghi spagnoli qui presenti, nei settori della lotta al terrorismo, al narcotraffico e alla criminalità organizzata. Abbiamo fatto ulteriori passi in avanti nella costruzione della nuova Direzione Centrale per la Polizia Scientifica e la Sicurezza Cibernetica che consentirà di rendere più performante l’azione di contrasto agli attacchi alle infrastrutture critiche del Paese e ai fenomeni criminali che viaggiano in rete. Sono già stati aperti sul territorio i previsti 18 Centri Operativi per la Sicurezza Cibernetica. In conclusione. Conosciamo la complessità̀ dello scenario e delle sfide che abbiamo davanti ma siamo consapevoli della nostra forza e degli strumenti di cui disponiamo.

La Polizia di Stato è una grande Istituzione, erede di una lunga e gloriosa storia, iniziata 171 anni fa, che si è intrecciata con i tanti cambiamenti sociali, politici e storici del nostro Paese. Siamo figli delle nostre tradizioni che hanno cementato la nostra identità attorno alla difesa dei valori repubblicani di libertà e democrazia. Siamo un’istituzione che cammina con piedi saldi nel tempo e nella modernità e che sa rigenerarsi ogni giorno. attraverso la democratica dialettica con le Organizzazioni Sindacali. Siamo una grande famiglia orgogliosa delle proprie specificità che ci consentono di essere imprescindibile chiave di volta del sistema di sicurezza nei territori, fianco a fianco con le altre Forze di Polizia. Con queste chiare e inamovibili certezze ed illuminati dalla luce delle nostre stelle, i tanti colleghi caduti nell’adempimento del dovere, a cui rivolgiamo il nostro commosso pensiero e la nostra infinita riconoscenza, oggi, davanti a lei signor Presidente del Consiglio, rinnoviamo il nostro impegno per il benessere e la pacifica convivenza delle nostre comunità. Viva la Polizia di Stato, viva l’Italia”.

La cerimonia ha visto la partecipazione di Paolo Crisafi, Presidente di Remind, associazione portavoce del comparto immobiliare allargato, che contempla la sinergia tra le migliori pratiche del pubblico e del privato anche per i temi della sicurezza; a margine dei lavori il presidente Paolo Crisafi si è soffermato a ringraziare il Governo a guida di Giorgia Meloni e dei Vice Presidenti Matteo Salvini e Antonio Tajani, il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e il Capo della Polizia Lamberto Giannini sulla fondamentale azione portata avanti per il benessere e la tutela delle persone.

Lamberto Giannini, Capo della Polizia – direttore generale della pubblica sicurezza e Paolo Crisafi, Presidente Remind

In particolare, Paolo Crisafi – ex appartenente alla Polizia di Stato ed Encomio del Capo della Polizia per il servizio prestato – ha fatto presente l’importanza di un piano di sviluppo sostenibile e di messa in sicurezza della Nazione: “La sicurezza è un fattore fondamentale per il benessere dei cittadini. In un mondo sempre più articolato e globalizzato, la sicurezza deve essere affrontata come un tema trasversale che coinvolge tutti gli attori sociali. Una città o un territorio sicuro è un luogo dove le persone possono vivere, operare e transitare serenamente, senza timore di essere vittime di ingiustizie o di criminalità. Inoltre, una maggiore sicurezza permette di migliorare la percezione del territorio, del valore del patrimonio stesso e di attrarre investimenti sia nell’economia reale sia nel turismo. Per raggiungere una maggiore sicurezza nelle città e nei territori, è necessario adottare una strategia integrata che preveda la collaborazione tra le forze dell’ordine, le polizie locali e la sicurezza privata”.

In conclusione Giulio Gravina Co-fondatore Gruppo ItalPol ha svolto un approfondimento sul contributo delle guardie giurate per la messa in sicurezza della Nazione in un quadro di sviluppo sostenibile, evidenziando l’esperienza delle buone pratiche già maturata nel settore: “Oggi il comparto dei servizi di sicurezza privati si trova in un momento di svolta. Gli ultimi 15 anni sono stati caratterizzati dall’implementazione di nuove norme che hanno ridefinito il mercato dei player e consolidato il ruolo della vigilanza privata come modalità di sicurezza sussidiaria e complementare a quella delle forze dell’ordine. La particolarità, direi unica, del quadro normativo di settore è data dal richiamo espresso di norme UNI (Ente italiano di normazione) all’interno di disposizioni normative obbligatorie. Le norme UNI per definizione sono documenti che dicono “come fare bene le cose”, garantendo sicurezza, rispetto per l’ambiente e prestazioni certe. Infatti il decreto ministeriale n. 269/2010 in materia di capacità tecnica e qualità dei servizi degli istituti di vigilanza privata stabilisce che per operare sul mercato gli istituti di vigilanza privata devono essere in possesso del certificato volto ad attestare la conformità dei loro servizi, impianti e professionisti alla norma UNI 10891. Tale norma, aggiornata nel 2022, individua e specifica tutte le figure apicali e gli operatori chiamati a erogare i servizi di vigilanza privata, definiti anche in termini di qualità, a vantaggio dei clienti e più in generale del mercato. L’esperienza maturata può essere definita positiva, senz’altro dal lato delle imprese ma anche dal lato della committenza. La vigilanza privata contribuisce fattivamente alla messa in sicurezza delle infrastrutture critiche. La sicurezza dei luoghi di transito, come gli aeroporti, stazioni ferroviarie, porti, è garantita anche grazie al contributo delle imprese di sicurezza privata, attraverso l’impiego di guardie giurate che hanno seguito un particolare percorso formativo e ottenuto il certificato di addetto ai servizi di sicurezza sussidiaria.
L’ambito di intervento dei servizi di sicurezza sussidiaria e complementare è ben definito e l’esperienza maturata sinora può certamente porre le basi per una estensione degli ambiti d’intervento a garanzia sempre di una maggiore sicurezza dei cittadini e della comunità intera.

Giulio Gravina, Consigliere Delegato Remind alla Sicurezza – Cofondatore Gruppo Italpol

Un ambito in cui i servizi di vigilanza non hanno ancora espresso il proprio potenziale è certamente l’ambito della sicurezza urbana così come definito dal DL n. 14/2017. La norma che definisce la sicurezza urbana come bene pubblico riconosce anche forme di partenariato, non solo tra soggetti istituzionali, ma anche tra il “pubblico” e il “privato”. In particolare, la norma prevede che i “patti per la sicurezza urbana” possono individuare specifici obiettivi per l’incremento dei servizi di controllo del territorio e, più in generale, per la sua valorizzazione. Nello specifico vengono contemplati l’avvio di progetti concernenti la messa in opera a carico di privati, previo il riconoscimento di vantaggi fiscali, di sistemi di sorveglianza tecnologicamente avanzati, dotati di software di analisi video per il monitoraggio attivo con l’invio di segnali di allarme alle centrali delle forze di polizia o di istituti di vigilanza convenzionati. Tale norma al momento è rimasta inespressa in quanto il legislatore non ha ancora specificato cosa s’intenda per istituti di vigilanza convenzionati. Tale previsione normativa rimane comunque di fondamentale importanza come base per sviluppare ulteriormente il ruolo della vigilanza privata nell’ambito della sicurezza urbana magari, anche in questo caso attraverso l’individuazione di forme d’intervento sussidiario della vigilanza privata rispetto all’attività della polizia municipale. A sostegno di quest’ultima prospettiva, va senz’altro menzionata l’esperienza del protocollo denominato “Mille occhi sulle città” che ha già una storia ultra decennale, essendo stato firmato per la prima volta nel 2010, anche se le prime sperimentazioni risalgono agli inizi degli anni 2000. Il protocollo Mille occhi sulle città è sottoscritto da Ministero dell’Interno, ANCI (Associazione Comuni italiani) e dalle associazioni comparativamente rappresentative degli istituti di vigilanza privata, al fine di sviluppare un sistema di sicurezza che integri le iniziative pubbliche e private nella cornice della sussidiarietà e della complementarietà. Il progetto prevede la valorizzazione dei compiti di osservazione delle guardie giurate nell’ambito di una sinergia informativa che, pur escludendo l’esercizio di pubbliche funzioni, garantisca moduli collaborativi tra gli organi deputati alla pubblica sicurezza, anche locali, e gli istituti di vigilanza”.

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