Reddito cittadinanza. Calderone, 112mila sono attivabili al lavoro. Qualcuno soffia sul disagio sociale

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AgenPress –  “Questo Governo, attraverso l’incentivo al lavoro e il sostegno necessario ai nostri concittadini più fragili, impiega ogni ora del suo tempo per contrastare e ridurre quel disagio sociale su cui qualcuno – al contrario – soffia cercando di costruire il dissenso”. Lo ha detto la ministra del Lavoro, Marina Calderone in Question time alla Camera.

– “Può risultare chiaramente all’onorevole Fratoianni – prosegue nel Question time – che il ministero del Lavoro e delle politiche sociali è concentrato con attenzione ed estrema scrupolosità – posso garantire, che non trovano precedenti in altre recenti esperienze di governo – su ciascuna delle questioni poste, agendo direttamente e coordinando le azioni di tutti i soggetti istituzionali coinvolti. Si tratta di un lavoro articolato che vede già i suoi primi risultati come gli ultimi dati sull’occupazione certificano. All’onorevole Fratoianni, che parla letteralmente di insensibilità e di disprezzo verso i percettori della misura, dico infine che questo governo, attraverso l’incentivo al lavoro e il sostegno necessario ai nostri concittadini più fragili, impiega ogni ora del suo tempo per contrastare e ridurre quel disagio sociale su cui qualcuno – al contrario – soffia cercando di costruire il dissenso”.

Sono 112mila le persone attivabili al lavoro all’interno dei 159mila che hanno ricevuto l’sms di sospensione del Reddito di cittadinanza.

“Con riferimento ai 159mila nuclei di cui si parla – dice – 112milamila sono attivabili sul patto per il lavoro e il 35% di questi mi risulta iscritto a una delle misure di politica attiva previste e quindi godrà del beneficio Sfl dal primo di settembre. Questo è l’obiettivo che il Governo non intende mancare e che è stato trascurato per anni da chi oggi, agitando gli animi, evoca disordini”.

Sul superamento del Reddito di cittadinanza “non c’è incertezza normativa né abbandono dei nuclei familiari che lo percepivano né dei territori”. Lo ha detto la ministra del Lavoro, Marina Calderone nel corso di un Question time nel quale ribadisce che “le misure adottate dal Governo risultano chiare e definite sin da subito senza che si possa sostenere la sussistenza di nessuna situazione di incertezza e abbandono dei nuclei familiari e delle persone che percepivano il reddito di cittadinanza”.

Le misure introdotte con il cosiddetto Decreto lavoro, in particolare l’Assegno di inclusione e il Supporto per la formazione e il lavoro “sono volte a tutelare le persone e i nuclei con fragilità, nonchè a sostenere i soggetti di età compresa tra i 18 e i 59 anni, appartenenti a nuclei vulnerabili, nella ricerca di un’occupazione”, ha aggiunto ha detto la ministra del Lavoro, Marina Calderone. Quanto alla sospensione del reddito di cittadinanza per chi ha già fruito di sette mensilità e dei riflessi del nuovo impianto normativo, alcune Regioni hanno evidenziato di aver già avviato una proficua collaborazione con le sedi territoriali dell’Inps. Per quanto riguarda, inoltre, i nuclei in condizione di particolare fragilità, i servizi sociali hanno già avviato la fase della valutazione multidimensionale successiva alla presa in carico avvenuta sin dai primi giorni del mese di luglio. Successivamente, questa platea, dopo una fase transitoria nella quale continuerà a percepire il reddito di cittadinanza fino al 31 dicembre 2023, beneficerà, senza alcuna interruzione, dell’assegno di inclusione a partire da gennaio 2024″.

In proposito, pur rimanendo confermata la previsione generale relativa al riconoscimento della misura nel limite massimo di sette mensilità e, comunque, non oltre il termine del 31 dicembre 2023, il decreto lavoro dispone che i percettori di reddito di cittadinanza, non attivabili al lavoro, per i quali venga comunicata la presa in carico da parte dei servizi sociali entro il suddetto termine di sette mesi e, comunque, non oltre il 31 ottobre 2023, potranno continuare a fruirne fino al 31 dicembre 2023. Per quanto riguarda le persone attivabili Calderone sottolinea che al 30 giugno 2023 dall’avvio del Programma GOL sono state prese in carico oltre 1,3 milioni di persone, delle quali oltre 300 mila, pari a quasi il 23% del totale, risultavano essere beneficiarie del Reddito di cittadinanza al momento della presa in carico. Nel corso del 2023 gli ingressi nel Programma sono stati pari a oltre 100 mila in media al mese.

 

 

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