AgenPress – “L’inclusione a sorpresa di Teheran – che ha relazioni antagoniste con il principale rivale della Cina, gli Stati Uniti – suggerisce che le pressioni cinesi e russe sono riuscite a superare le remore di membri come India, Brasile e Sudafrica, che mantengono legami amichevoli con l’Occidente”.
E’ quanto riporta il New York Times. “L’Iran, ovviamente, è una scelta complicata”, ha dichiarato Cobus van Staden, ricercatore del China Global South Project, riferisce ancora il sito. “Posso immaginare che alcuni degli altri membri si preoccupino che possa aumentare le tensioni geopolitiche con le potenze occidentali, cosa che credo sia inevitabile”.
L’Iran, che non ha relazioni diplomatiche con Washington, “è un’aggiunta controversa e senza dubbio legata a una richiesta da parte della Russia”, che dipende dal Mar Nero per il commercio, ha spiegato all’Afp Gustavo de Carvalho, un ricercatore di relazioni internazionali con sede in Sudafrica accreditato al vertice. Iran, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti “hanno tutti un enorme peso economico e il loro petrolio protegge i loro interessi”, sottolinea Chris Landsberg, specialista di politica estera presso l’Università di Johannesburg.