Salario minimo, Bertinotti: “Può riunire la sinistra se esce dal palazzo”

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AgenPress. “La sola speranza di salvezza per la sinistra è fuori dal palazzo. La conversione, intanto, richiede la messa in campo di una potenza culturale, politica e intellettuale.

È uno strappo decisivo rispetto alla tradizione degli ultimi anni. Richiede una forza e una determinazione, che francamente allo stato non vedo. Il conflitto sociale è tra le operazioni più impegnative e complicate che si possono realizzare in politica”.

A dirlo Fausto Bertinotti, ex presidente della Camera e già segretario di Rifondazione Comunista in un’intervista al quotidiano L’Identità.

“La fiammella – continua – che si è accesa tardivamente sul salario minimo garantito, dopo che la sinistra non ha condotto, come sarebbe stato necessario, una lotta aperta contro l’abolizione del reddito di cittadinanza, è il punto da cui ricominciare.

Da lì si può tirare un filo che riannodi tutto il grande problema della distribuzione della ricchezza, causa delle disuguaglianze. Imprigionare una questione così delicata nelle controversie parlamentari significa restare allo status quo”.

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