Straticò (Civici Europei), la lezione di Papa Francesco contro “l’indietrismo”

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AgenPress. In un recente incontro con i gesuiti portoghesi Papa Francesco conferma la sua immensa capacità d’intercettare le sensibilità ed i bisogni del nostro tempo e della nostra, vessata e confusa, società.

Parlando degli Stati Uniti, fa una riflessione ben adattabile a molti contesti occidentali ed al nostro Paese, sottolineando l’esistenza di un’attitudine reazionaria e la inutilità di un indietrismo incapace di assecondare la giusta evoluzione di fede e morale.

Papa Francesco  dimostra, ancora una volta, che il connubio di intelligenza ed etica, consente, a chi le possiede, l’espressione di una religiosità unta di contemporaneità ed umanesimo e non si limita ad affrontare il tema in linee generali, ma entra specificamente nel problema evidenziando come questo indietrismo causi, ad esempio a gay e transessuali, ma vale evidentemente per ogni minoranza, di sentirsi relegati in una condizione di isolamento, mentre  la Chiesa ha il dovere di accogliere.

Papa Francesco rileva anche il carattere farisaico di questo indietrismo, che tende a dare evidenza o sminuire le condotte, guardandole solo alla luce delle proprie consuetudini:

“Se si sfruttano gli operai, si mente o imbroglia” denuncia, conta meno delle condotte ritenute sconvenienti.

“La comprensione dell’uomo” aggiunge “muta col tempo, la coscienza si approfondisce “e la evoluzione delle scienze contribuisce ad una crescita in questa comprensione. Ci auguriamo che le ispirate parole di Papa Francesco, possano chiudere un inopportuno e fuorviante dibattito alimentato, non proprio casualmente, dalla circolazione di libri chiaramente reazionari, come quello di Vannacci, evidentemente strumentale – nel tempo e nei modi- a spostare l’attenzione dalle tante inadeguatezze ed incapacità di questo governo.

Un governo che non prova neanche a dare risposte ad innumerevoli e sempre più impellenti bisogni, che reiteratamente dimostra di essere scollegato dalla realtà e che  strizza l’occhio a quell’inglorioso passato, che solo chi “ignora” può, ancora, avere l’ardire di celebrare.

E’ quanto dichiara Francesca Straticò Presidente Federazione Civici Europei

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