AgenPress – “Il popolo della Palestina sta inseguendo e arrestando soldati israeliani senza alcuna paura e Israele non può più dichiarare vittoria, il significato di oggi è la fine dell’occupazione e dell’aggressione, nemmeno gli americani sono in grado di salvarli”. Lo ha affermato Mohammed Salami, il comandante delle Guardie della Rivoluzione iraniana, come riporta il portale dei dissidenti iraniani, con sede a Londra, ‘Iran International’.
L’Iran ha respinto le accuse di avere avuto un ruolo nell’invasione terroristica di Israele, nonostante i terroristi di Hamas abbiano ringraziato Teheran per averli aiutati.
Il portavoce del ministero degli Esteri Naser Kanaani ha detto ai media che i palestinesi hanno lanciato l’attacco facendo affidamento sul proprio potere e ha insistito sul fatto che le accuse contro l’Iran hanno motivazioni politiche.
Il portavoce di Hamas Ghazi Hamad ha detto domenica che l’Iran ha fornito sostegno al gruppo terroristico palestinese per lanciare il suo attacco a sorpresa contro Israele sabato. Il Wall Street Journal ha inoltre riferito che fonti sia di Hamas che di Hezbollah hanno confermato il coinvolgimento della Guardia rivoluzionaria iraniana nella pianificazione dell’attacco e nella decisione finale sulla fissazione della data.
Anche il regime iraniano ha festeggiato mentre l’uccisione di civili israeliani era ancora in corso, e nel giro di poche ore ha persino eretto grandi striscioni a Teheran con il nome in codice dell’operazione, un fatto che ha tradito la prescienza dell’attacco da parte dell’Iran.
Il regime iraniano ha segnalato il suo sostegno ad Hamas, che è in gran parte finanziato e armato da Teheran. I social media del leader supremo Ali Khamenei, del presidente Ebrahim Raisi e di una serie di altri funzionari e dei media statali hanno ampiamente espresso la loro soddisfazione per l’attacco fin dal primo giorno.