AgenPress. “Non ho intenzione di dimettermi. Si può dire che le mie opinioni sono terribili, ma non vedo cosa c’entri questo con il ruolo di direttore di un teatro. È la terza volta che il senatore Balboni ci prova: ce l’ha proprio con me, forse vuole mettere un suo amico al mio posto. Le dimissioni devono essere imposte da chi mi ha nominato, dopodiché vediamo se si ravvisa il caso che io le accetti o se intenti causa per aver subito una censura”.
Lo ha affermato Moni Ovadia, intervenuto a “ZTL” programma condotto da Francesco Borgonovo su Radio Giornale Radio.
“Esprimo delle libere opinioni, non ho tessere di partito, non ho ruoli istituzionali. Non ritengo che il ruolo di direttore di un teatro sia un ruolo istituzionale: non si è neanche nominati da un’istituzione ma dai soci del teatro – ha aggiunto Moni Ovadia –. Non mi dimetto e trovo che sia del tutto arbitrario chiedermelo perché vuol dire violare un principio della Costituzione che è la libertà di opinione.
Oltretutto mi son ben guardato dall’offendere le vittime dell’orrore. Ho semplicemente argomentato che tutto questo è accaduto perché si è lasciata marcire una situazione per decenni e decenni, perché la volontà del primo ministro di Netanyahu è quella di cancellare l’identità palestinese”.