AgenPress. “Ma più che temere l’estensione bisogna fare in modo che esca quello che deve uscire perché non ci sia omertà perché questi sono temi che si affrontano di petto. Non si possono affrontare con quel senso un po’ ipocrita di dire speriamo che non esca. Adesso bisogna fare in modo di capire il danno procurato che non è soltanto quello nei confronti della reputazione del singolo calciatore, ed è un problema suo, del club e della Lega e del calcio generale, è lo stato d’animo che si genera nei confronti dei tifosi, anche quelli più piccoli.
Io in questi giorni ho trovato soltanto persone che mi hanno fermato per strada: dispiacere, tradimento, amarezza, io penso che questo sia il dato più grave e questo bisogna tenerne conto perché il calciatore è qualcosa che va al di là dell’aspetto sportivo, è un punto di riferimento, in alcuni casi, anche un esempio.
Quindi l’effetto prodotto può essere culturalmente devastante se non si spiega quello di cui stiamo parlando. Io penso ci sia soprattutto ipocrisia è un problema che è emerso e che va affrontato. Speriamo che chi deve parlare parli anche per dimostrare di aver compreso l’errore grave che ha fatto su sé stesso e nei confronti dell’intero sistema.
Dopodiché le regole ci sono, i calciatori sanno, perché lo sanno, che non possono scommettere ed è paradossale che oltre a mancare a questo divieto scommettono pure su piattaforme illegali. Ma c’è una ragione perché quelle legali tracciano e quindi sanno perfettamente che sarebbero individuati immediatamente mentre quelle illegali non tracciano, si può scommettere quanto si vuole e tra l’altro si scommette anche pagando in contanti e ricevendo in contanti, quindi si alimentano l’economia criminale che invece va contrastata”.
Paradossale Corona portavoce della procura, si è andati oltre
“Credo che sia paradossale che un personaggio del genere (Fabrizio Corona ndr) diventi un portavoce anche di “istituzioni” diciamo così genericamente. Non capisco come possa essere nata una situazione del genere, io penso che il segreto istruttorio abbia un suo valore, debba essere preservato, abbiamo visto in altri casi, troppi, questo segreto violato, questo diventa clamoroso, perché spesso ce lo trovavamo sui giornali prima del diretto interessato, qui c’è addirittura un portavoce, siamo andati oltre”.
Lo ha detto Andrea Abodi, ministro dello sport e dei giovani, a 24 Mattino su Radio 24.