AgenPress – Sarebbero 17 mila le persone che potrebbero andare in pensione nel 2024 grazie a quota 103, 62 anni di età e 41 di contributi, numero che salirebbe a 25 mila nel 2025. E’ quanto stima la relazione tecnica bollinata allegata al disegno di legge di bilancio all’articolo 29 comma 4. Gli iscritti del comparto privato e autonomo che maturano i requisiti previsti dal 1 gennaio 2024 conseguono il diritto alla decorrenza del trattamento trascorsi sette mesi dalla data di maturazione (tre mesi di posticipo per chi li matura nel 2023).
“La presenza di una penalizzazione permanente del trattamento pensionistico ancorché ridotta e comunque di fatto calcolabile a partire dall’età di 63 anni – spiega la Relazione – anche per l’operare del regime delle decorrenze (passate da tre a sette mesi per il privato e da sei a nove per il settore pubblico) può condizionare le scelte comportamentali”.
La Relazione sottolinea che il costo pensionistico della misura è stimato in 112 milioni per il 2024, 804 milioni per il 2025 e 414 milioni nel 2026. Per il 2027 è previsto un risparmio di 151 milioni. Sono previsti ulteriori oneri per l’anticipo del Tfr per cui nel complesso gli oneri della misura in totale sono di 149 milioni nel 2024, 835 nel 2025 e 355 nel 2026 mentre nel 2027 c’è un risparmio si 160 milioni.