AgenPress – Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha dichiarato sabato che interromperà tutti i contatti con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu a causa delle azioni di Israele nella Striscia di Gaza. “Netanyahu non è più qualcuno con cui possiamo parlare. Abbiamo rinunciato a lui”, ha detto Erdogan, secondo quanto riportano i media turchi. Netanyahu “non è più una persona con cui parlare”.
Anche il presidente del Parlamento iraniano Mohammadbagher Ghalibaf, si è scagliato contro Netanyahu, subirà “una grande sconfitta”.
“Consideriamo chiaramente gli Stati Uniti, che sostengono e ordinano a Israele la guerra di Gaza, come il principale colpevole dei crimini israeliani”. I commenti sono stati fatti durante un discorso al raduno che si tiene ogni anno davanti all’ex ambasciata Usa a Teheran per celebrare l’anniversario dell’occupazione da parte di un gruppo di studenti, nel corso della rivoluzione iraniana, nel febbraio 1979, che coinvolse 52 diplomatici americani, tenuti in ostaggio per 444 giorni. Il recente attacco di Hamas a Israele è stato un esempio pratico di resistenza e un punto di svolta che ha cambiato le equazioni del nuovo ordine mondiale, ha detto Ghalibaf, citato dalla Tv di Stato.
“Gli Usa si sono sempre opposti agli interessi nazionali e al progresso dell’Iran, ma il Paese ha resistito e sventato i complotti statunitensi”.
Durante il raduno, che si tiene ogni anno in diverse città iraniane, i manifestanti hanno dato fuoco alle bandiere di Israele, Stati Uniti e Gran Bretagna e gridato slogan come “Abbasso Israele” e “Abbasso gli Usa”. Molti manifestanti portavano le bandiere della Palestina e di Hezbollah, altri avevano cartelli con le immagini del comandante delle forze Qods delle Guardie della Rivoluzione iraniana, Ghassem Soleimani, ucciso nel gennaio del 2020 in Iraq dagli Stati Uniti.