AgenPress – “Una decisione può essere presa stasera”. Così in un comunicato le famiglie degli ostaggi israeliani nella mani di Hamas si rivolgono direttamente ai vertici israeliani, il primo ministro Benyamin Netanyahu, il ministro Benny Gantz e ministro della difesa Yoav Gallant. “Netanyahu, Gantz e Gallant. Sappiamo che una decisione può essere presa stasera. Non dovete fermare l’accordo”, si legge nell’appello al termine della prima giornata della Marcia per gli ostaggi da Tel Aviv a Gerusalemme che i familiari hanno iniziato oggi e che si concluderà sabato davanti all’ufficio di Netanyahu.
Il presidente Usa Joe Biden si è detto ottimista. “Credo che avverrà”. E ad aumentare le speranze è stato il blitz nel pomeriggio del capo dello Shin Bet israeliano Ronen Bar al Cairo, dove ha incontrato alti esponenti egiziani con i quali si sta trattando anche assieme al Qatar. “Sappiamo che una decisione può essere presa stanotte”, hanno scritto in un comunicato le famiglie degli ostaggi, chiedendo ai vertici israeliani di “non fermare l’intesa”. Ufficialmente Israele è cauto, anche se ha confermato indirettamente i negoziati in corso.
Netanyahu ha avvertito che “se e quando ci sarà qualcosa di concreto da riferire, lo faremo”. Mentre il ministro della Difesa Yoav Gallant ha sottolineato che “quando alcune settimane fa ho ordinato l’avvio dell’operazione di terra, una delle ragioni era la necessità di esercitare pressione su Hamas.
Gli Stati Uniti, Israele e Hamas – con il Qatar che svolge un ruolo di mediazione significativo – sono impegnati da settimane in trattative per liberare gli ostaggi da Gaza.
Le parti stanno lavorando per un accordo che comporterebbe una pausa prolungata di giorni nei combattimenti in cambio della liberazione di un folto gruppo di ostaggi, ha detto un alto funzionario americano a conoscenza dei colloqui .