AgenPress – In Italia gli incentivi al lavoro per i beneficiari delle prestazioni che hanno sostituito il Reddito di cittadinanza “potrebbero essere migliorati rendendo più graduale la revoca del sussidio in caso di assunzione”.
L’Ocse ricorda che il governo ha revocato il Reddito di Cittadinanza e ha introdotto un nuovo regime di assistenza sociale (Adi) e un programma di sostegno all’occupazione (Sfl).
“L’ampliamento, a un tasso ridotto, della copertura dell’assegno di inclusione (Adi) alle persone con prospettive molto deboli sul mercato del lavoro – si legge – garantirebbe che i limitati fondi disponibili per la formazione siano mirati alle persone impiegabili, garantendo allo stesso tempo che i più vulnerabili rimangano coperti dalla rete di sicurezza sociale”. “Il potenziamento del sistema di formazione – aggiunge l’Ocse – contribuirebbe ad agevolare l’accesso delle persone vulnerabili al mercato del lavoro.
La mancanza di competenze rappresenta un notevole ostacolo all’occupazione. Il PNRR prevede finanziamenti per un nuovo programma di apprendimento permanente, che dovrebbe essere integrato da un rigoroso controllo di qualità sugli erogatori della formazione. A tal fine – si legge – sarebbe opportuno introdurre un sistema di certificazione a livello nazionale per gli erogatori di formazione e ampliare i programmi esistenti che subordinano il pagamento degli erogatori della formazione alla condizione che i beneficiari trovino stabilmente un’occupazione”.