Israele pubblica il video del rapimento da parte di Hamas della famiglia Bibas con i piccoli Kfir (9 mesi) ed Ariel (4 anni)

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AgenPress – L’IDF ha pubblicato un filmato dei membri della famiglia Bibas presi vivi in ​​ostaggio a Gaza il 7 ottobre.

Nel  filmato ripreso nei primi giorni della guerra in cui compaiono i più piccoli ostaggi di Hamas – i bambini Bibas – è stato trovato dall’esercito israeliano in un nascondiglio sotterraneo nel sud della Striscia e stasera sarà trasmesso dalle televisioni israeliane, dopo che la famiglia ha dato l’assenso.

Anche il padre, Yarden Bibas, 34 anni, è stato preso in ostaggio. I bambini, entrambi dai capelli rossi, sono diventati da allora il simbolo del movimento per la liberazione degli ostaggi. I loro familiari hanno visto il filmato in anticipo e hanno affermato che “Hamas è l’unico responsabile della sicurezza di Shiri, Ariel e Kfir”.

Nell’ambito della sua guerra psicologica, Hamas aveva precedentemente affermato che Shiri, Ariel e Kfir erano stati uccisi in un attacco aereo israeliano e aveva pubblicato un video di Yarden con il cuore spezzato alla notizia della loro presunta morte.

Israele ha affermato di non aver ancora trovato prove che Shiri, Ariel e Kfir siano stati effettivamente uccisi, anche se Hagari ha ribadito più volte durante il briefing di essere “molto preoccupati” per la sorte della famiglia.

“Da quel filmato – hanno detto i familiari alla tv Channel 12 – si ha conferma che essi sono arrivati vivi a Gaza e che Hamas è l’unico responsabile dell’incolumità della madre Shiri e dei figli Kfir (allora di 9 mesi, ndr) ed Ariel (4 anni, ndr)”. Da allora non si sono più avute notizie di loro.

“C’è timore per la loro sorte, siamo molto preoccupati”,  ha detto il portavoce militare Daniel Hagari parlando del video dei piccoli Bibas e della madre Shiri rapiti il 7 ottobre e diffuso oggi dall’esercito. “Il video – ha spiegato – è stato ritrovato nella zona di Khan Yunis e i rapiti sono stati consegnati al gruppo Kataeb Mujaedin. Ma la responsabilità  è di Hamas”. Nel video si vede la madre Shiri avvolta in una coperta da cui spunta la testa del piccolo Ariel e attorno due-tre “terroristi”.

Un video che “strappa il cuore”, ha commentato la famiglia Bibas – attraverso il Forum delle famiglie degli ostaggi.

“Assistere a Shiri, Yarden, Ariel e Kfir, strappati dalla loro casa a Nir Oz in questo paesaggio infernale – ha denunciato – è insopportabile e disumano. Il rapimento di bambini è un crimine contro l’umanità e un crimine di guerra”. “Chiediamo disperatamente a chi decide in Israele e nel mondo e che sono coinvolti nei negoziati: riportateli a casa immediatamente”.

I piccoli Ariel (4 anni) e Kfir (un anno, compiuto in cattività) – ha aggiunto la famiglia – “sono vittime di un male mostruoso. Tutta la nostra famiglia è diventata ostaggio insieme a tutti gli ostaggi”.

Bisogna “far capire ad Hamas che catturare i bambini è una cosa inammissibile” e serve “dare la priorità al ritorno di questi bambini in ogni accordo”. “Vogliamo ringraziare le persone in Israele e nel mondo che ci sostengono e vi chiediamo – ha concluso la famiglia – di continuare la lotta per il loro ritorno a casa”.

“Gliela faremo pagare”,  ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu. “Questo filmato stringe il cuore e ci ricorda con chi abbiamo a che fare: sono crudeli sequestratori di bebè. Li trascineremo davanti la giustizia e non la passeranno liscia”.

”Non ci sono parole per descrivere quei mostri che hanno rapito la famiglia Bibas. Sappiano che non avranno più un momento di tregua”,  ha affermato il ministro degli esteri Israel Katz. ”Tutti quanti compaiono in quel filmato, e questo è un mio impegno, non arriveranno alla vecchiaia. Tutta la vita dovranno guardarsi alle spalle in attesa del missile che li colpirà’. ”La vostra morte è incombente”.

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