Agen-Press – Momenti di tensione tra forze dell’ordine e studenti questa mattina a Pisa durante una manifestazione pro-Palestina. Il corteo dei manifestanti ha cercato di raggiungere piazza dei Cavalieri, dove ha sede la Scuola Normale, e i poliziotti schierati a protezione di uno degli accessi alla piazza hanno caricato gli studenti che stavo cercando di oltrepassare lo sbarramento. Tutta l’area intorno a piazza dei Cavalieri è cinturata dalle forze dell’ordine.
Durante gli scontri alcuni ragazzi sono stati fermati dai poliziotti e poi immediatamente lasciati andare. La manifestazione, alla quale avrebbe partecipato secondo la questura oltre un centinaio di persone per lo più studenti medi superiori ma anche esponenti di centri sociali e collettivi universitari, è ora sostanzialmente conclusa. Lo sbarramento delle forze dell’ordine in alcune determinate aree del centro storico serviva, secondo la questura, a evitare “azioni dimostrative in concomitanza di obiettivi sensibili quali la sinagoga, il cimitero ebraico o la Torre pendente”.
Nel capoluogo toscano il corteo, partito da piazza Santissima Annunziata ha sfilato per le vie del centro storico arrivando fino ai lungarni in prossimità del consolato degli Stati Uniti. Qui era stato predisposto uno sbarramento dalle forze dell’ordine. I manifestanti hanno cercato di avanzare e la polizia li ha respinti con cariche di alleggerimento. Alla fine il corteo ha raggiunto piazza Ognissanti dove si sono tenuti gli interventi finali.
Secondo il questore Sebastiano Salvo, “il corteo studentesco pro Palestina a Pisa non era autorizzato e le forze dell’ordine ne sono venute a conoscenza solo attraverso i canali social e pertanto, a differenza di altre circostanze analoghe, è mancata l’interlocuzione con i rappresentanti dei promotori”. La carica, dunque, sarebbe stata determinata “da un momento di tensione scaturito da un contatto fisico tra alcuni manifestanti e i poliziotti che impedivano l’accesso alla piazza dei Cavalieri”.
Per il dipartimento di Pubblica sicurezza del Viminale gli scontri sono dovuti al «mancato rispetto delle prescrizioni» delle autorità, cioè dal «mancato preavviso» del corteo. La ministra dell’Università Annamaria Bernini ha fatto sapere di aver sentito il collega Piantedosi: «Mi ha assicurato che sta ricostruendo i fatti con la massima attenzione».
“Era una manifestazione non autorizzata, c’erano persone con il volto coperte, e lì vicino ci sono la sinagoga e il cimitero israelitico. Dare dei “figli di puttana” ai poliziotti non va bene. Il Viminale farà i suoi accertamenti se la polizia ha sbagliato” ha affermato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani.