AgenPress – Il Tribunale di Padova ha dichiarato inammissibili gli oltre 30 ricorsi con cui la Procura aveva chiesto di cancellare il doppio cognome sugli atti di nascita dei bambini e bambine registrati all’anagrafe con il cognome della madre biologica e della cosiddetta mamma intenzionale. La questione sottoposta al Tribunale riguardava la possibilità di riconoscere , come figli e figlie di due madri, i bimbi concepiti all’estero da due donne e poi nati in Italia. “Un passo importante per le bambine e i bambini e le oro mamme, oggi vince l’amore e l’interesse primario dei piccoli”, dichiara il sindaco Sergio Giordani.
“Hanno vinto coraggio e buon senso, contro un accanimento ideologico. Ha vinto la rete di avvocati che ha presentato una difesa inattaccabile, contro un Parlamento dormiente. Hanno vinto i nostri figli, che al momento possono continuare a chiamarci mamme”, commenta una delle mamme arcobaleno di Padova oggetto del ricorso.
“Sapevamo dall’inizio che la vicenda dell’ impugnazione dei certificati di nascita da parte della Procura di Padova era guidata da un furore tutto ideologico, nemico della Giustizia e del buonsenso. Ora ne abbiamo conferma evidente”, commenta il segretario generale dell’Arcigay Gabriele Piazzoni.
“Voglio in primo luogo ringraziare tutte le persone che – aggiunge – si sono adoperate per questo risultato e mandare un abbraccio commosso e carico di sollievo alle famiglie coinvolte in questa vicenda. Al di là dell’esito favorevole, che mette al sicuro i minori e le loro relazioni di cura, resta il dato politico di una parte politica che imbraccia una guerra ignobile contro dei bambini, fatto che definisce senza ambiguità identità e obiettivi della maggioranza guidata da Giorgia Meloni, ispiratrice di tutta la vicenda, che ancora una volta si ritrova dalla parte sbagliata della Storia”.