Guterres. “A Gaza punizione collettiva, ora basta”. “L’Ucraina negozi solo con integrità territoriale”

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AgenPress –  “Quello che ha fatto Hamas è un attacco terroristico inaccettabile” e “gli ostaggi devono essere rilasciati immediatamente”. Ma “il modo in cui è stata condotta la guerra a Gaza è che i civili stanno pagando il prezzo più alto e deve essere chiaro questo. Israele ha detto che è una guerra contro Hamas e non contro i palestinesi, ma la verità è che questa si è trasformata in una punizione collettiva contro i palestinesi”, ora “basta. Stiamo chiedendo una tregua umanitaria e il Ramadan potrebbe essere un’ottima occasione per arrivare a un cessate il fuoco”.

Così il segretario generale Onu Antonio Guerres a Che Tempo Che Fa su Nove.

“Non c’è altra soluzione” per il Medio Oriente se non quella dei due Stati, “ci sarà una fase di transizione” ma “non c’è altro modo per permettere a queste due popolazioni di vivere in pace”.

“E’ difficile, ci vorrà tempo, bisognerà dare garanzie di sicurezza” a Israele e “la riforma” dell’Anp, ma “non c’è altro modo”.

L’Italia “ha un ruolo molto importante” nell’Onu, “è il nostro settimo contributore alle risorse e ha un grande numero di persone che operano nella nostra organizzazione.  Il nostro Paese “è attivissimo in tutti i settori di azione dell’Onu”, ha aggiunto, ricordando tra l’altro il contributo alla missione Unifil in Libano.

 Stiamo chiedendo una tregua umanitaria. Il Ramadan potrebbe essere un’ottima occasione per il ’cessate il fuoco’”, ha detto Guterres sottolineando i rischi delle reazioni “nel mondo islamico” di una continuazione dei bombardamenti durante il Ramadan e sottolineando quindi che è “essenziale” trovare una soluzione prima che inizi. “Le operazioni militari sono state lanciate in un modo dove il prezzo per i civili è stato drammatico”, ha aggiunto Guterres che ha anche chiesto “il rilascio immediato senza condizioni degli ostaggi”.

Riguardo all’Ucraina “non credo ci sia la volontà” di Russia e Ucraina “di iniziare le negoziazioni, ma quello che è importante è fissare un principio: la Carta dell’Onu, il diritto internazionale e il rispetto dell’integrità territoriale”.

“Credo sia importante avere una pace giusta in Ucraina, ma credo che sia altrettanto importante che l’integrità territoriale sia rispettata. Non sarà facile”, ecco perché “la voce del Santo Padre che chiede negoziati e che ci mettiamo insieme per parlare rappresenta un contributo importantissimo perché venga resa possibile una soluzione”.

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