AgenPress – “Solo l’Italia insieme alla Grecia e alla Romania ha deciso di prendere interamente la quota a debito, sono oltre 120 miliardi. Questo è un elemento di riflessione che ci responsabilizza ancora di più nel migliorare la qualità della spesa e nell’affrontare il tema del rientro del debito”. Lo ha detto il ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, durante la sua comunicazione al Senato sul Pnrr.
Dalla relazione semestrale sul Pnrr “emerge non solo l’elemento degli investimenti, ma anche il tema delle riforme, dove a dispetto della polemica politica le 59 riforme del Pnrr non solo sono state confermate ma spesso integrate e rafforzate”, ha aggiunto.
“Per scelta del Governo è stato messo in campo un aumento del numero di riforme, sette in più nella revisione”, cinque delle quali collegate al Repower Eu a partire dal testo unico sulle rinnovabili. Fitto si è soffermato sulla riforma delle politiche di coesione “che non rappresenta una scelta del Governo contro qualcuno, basta leggere l’ottavo rapporto della Commissione Ue per capire la clamorosa criticità nella qualità della spesa per le politiche di coesione”. Con la riforma “creiamo un raccordo delle risorse di finanziamento, e stabiliamo una metodologia per una governance che si avvicini agli obiettivi e alle modalità del Pnrr, fatti di target e milestone”.