AgenPress – Claudio Alonzi e Tiziana Barnobi, gli agenti dell’intelligence italiana tra le quattro vittime del naufragio nel Lago Maggiore dello scorso maggio, non erano su quella barca per partecipare a una festa, ma erano in missione. La verità è stata svelata dalle targhe commemorative in memoria dei due agenti dell’Aise, in occasione della Giornata della memoria 2024 dedicata ai “Caduti dei servizi di informazione per la sicurezza”.
Si legge infatti che “il Sottosegretario Mantovano, dopo aver deposto una Corona d’alloro al monumento ai Caduti, ha ricordato le figure di Vincenzo Li Causi, ucciso in Somalia nel 1993, Nicola Calipari, che ha perso la vita in Iraq nel 2005, Lorenzo D’Auria, ferito a morte in Afghanistan nel 2007, Pietro Antonio Colazzo, caduto a Kabul nel 2010, Tiziana Barnobi e Claudio Alonzi vittime della tragedia del Lago Maggiore”.
Alonzi e Barnobi erano tra le 23 persone a bordo della barca ribaltata a seguito del maltempo a Lisanza, località nel comune di Sesto Calende, nel Varesotto, il 28 maggio 2023, insieme ad altri 19 agenti dei servizi segreti italiani o del Mossad. Con i quali, dunque, erano in missione.
All’indomani dell’incidente, l’Aise (l’Agenzia informazioni e sicurezza esterna) aveva espresso le condoglianze per la morte dei due suoi agenti, senza però dare nessuna spiegazione sulla loro presenza. Mentre gli agenti israeliani sono subito ritornati in patria, sull’evento sull’imbarcazione “Gooduria” erano state fatte diverse congetture, dalla festa di compleanno alla gita di piacere.
Lo scorso 18 marzo è stata depositata la perizia disposta dalla Procura di Busto Arsizio per accertare le cause del naufragio dell’imbarcazione ‘Gooduria’ che si inabissò per 16 metri: i morti furono 4. Oltre ai due agenti persero la vita Anya Bozhkova, 50 anni e moglie di Claudio Carminati, armatore e comandante della barca, e Erez Shimoni, agente del Mossad in pensione. Nel documento il perito spiega che Carminati sottovalutò l’allerta meteo che segnalava il maltempo e che, in precedenza, sulla barca aveva apportato modifiche “casalinghe” senza mai registrarle. Terzo fattore che avrebbe favorito il naufragio è che sull’imbarcazione c’erano 8 passeggeri di troppo, 23 invece dei 15 previsti.
Sull Gooduria erano riuniti ventuno 007, oltre Carminati e la moglie. Si parlò di una gita tra colleghi di vecchia data in pensione o anche di un incontro di lavoro tra agenti dei servizi segreti a Milano proseguito con una visita di piacere sul lago. Inoltre si fecero numerose ipotesi su complessi scenari di spionaggio internazionale. Il governo italiano non ha risposto alle interrogazioni parlamentari presentate sul naufragio, quindi non è noto il motivo che ha spinto così tanti agenti dei servizi in una missione rischiosa.
Tra le ricostruzioni circolate quella di un incontro di lavoro a Milano tra gli 007 dei due Paesi, con gli israeliani che avevano approfittato della permanenza prolungata dopo aver perso il volo per Tel Aviv. Sulle motivazioni reali della festa, il Governo non ha mai risposto alle interrogazioni parlamentari.