AgenPress – Il Senato ha bocciato l’emendamento di Elena Cattaneo e Julia Unterberger al ddl sul premierato che avrebbe mantenuto i senatori a vita di nomina presidenziale, pur privandogli del diritto di votare la fiducia. Un emendamento che riprendeva il ddl di La Russa e Balboni del 2021. I voti a favore sono stati 63 e quelli contrari 92.
“È sul primato della parola, come contributo primario e assoluto ai lavori parlamentari, che si fonda l’emendamento che ho presentato, in cui si prevede che i voti dei senatori a vita non siano computati nelle votazioni di fiducia di cui all’articolo 94 della Costituzione”, aveva detto la senatrice a vita Elena Cattaneo intervenendo in Senato prima della bocciatura.
“Questo – ha precisato – per allontanare dai Senatori a vita l’ombra di una loro politicizzazione quali soggetti determinanti, con la partecipazione alle votazioni di fiducia, della vita e della stabilità di un governo.
“La soluzione proposta – ha spiegato Cattaneo – non è un inedito parlamentare, anzi, è una ipotesi ricorrente nella letteratura scientifica di settore: ricordo specialmente un disegno di legge costituzionale della scorsa legislatura, il n. 2081, promosso dal senatore Ignazio La Russa, allora Vice Presidente del Senato e oggi Presidente, e dallo stesso senatore Alberto Balboni, il cui testo disponeva che ‘I senatori a vita partecipano a pieno titolo ai lavori del Senato, fatta eccezione per i voti di fiducia al Governo’.”
“In tal senso dichiaro fin d’ora di non avere nulla in contrario nel riformulare il testo del mio emendamento esattamente come da proposta di legge costituzionale n. 2081, La Russa – Balboni del 29 gennaio 2021, ovvero: ‘I senatori a vita partecipano a pieno titolo ai lavori del Senato, fatta eccezione per i voti di fiducia al Governo”.