AgenPress. Napoli è stata teatro di tensione e scontri durante un corteo di protesta contro il vertice del G7, ospitato nella città partenopea. Migliaia di persone si sono radunate per manifestare il loro dissenso nei confronti delle politiche economiche e sociali promosse dai governi dei sette Paesi più industrializzati del mondo.
I manifestanti, composti da attivisti sociali, sindacati, movimenti per il diritto alla casa, studenti e gruppi ecologisti, si sono dati appuntamento nelle strade centrali di Napoli con l’obiettivo di denunciare le politiche del G7, accusa di promuovere disuguaglianze sociali, sfruttamento economico e inquinamento ambientale. Tra le parole d’ordine della manifestazione, emergono richieste di giustizia sociale, lotta al cambiamento climatico e una maggiore attenzione ai diritti dei lavoratori e delle fasce più deboli.
“Non vogliamo essere il palcoscenico per le loro passerelle politiche. Il G7 non rappresenta gli interessi della gente comune, ma quelli delle élite economiche e politiche”, ha dichiarato uno degli organizzatori.
Il corteo, inizialmente pacifico, si è svolto attraverso le strade principali della città. Tuttavia, la situazione è degenerata quando alcuni gruppi di manifestanti hanno tentato di avvicinarsi all’area della città in cui si svolgevano gli incontri del G7, una zona pesantemente presidiata dalle forze dell’ordine.
Lancio di oggetti, fumogeni e sassi hanno innescato la risposta della polizia, che ha utilizzato lacrimogeni e cariche per disperdere i manifestanti più violenti. Le vie di Napoli sono diventate teatro di scontri, con cassonetti rovesciati, barricate improvvisate e vetrine danneggiate. La situazione ha creato momenti di forte tensione, coinvolgendo anche passanti e residenti.
Le autorità locali hanno condannato le violenze, sottolineando come una parte della protesta sia stata “inquinata” da frange estremiste. “La libertà di espressione e il diritto di manifestare sono sacrosanti, ma non possiamo tollerare atti di vandalismo e violenza”, ha dichiarato il sindaco di Napoli.
D’altro canto, i manifestanti accusato la polizia di aver reagito in maniera eccessiva, alimentando ulteriormente gli scontri. Alcuni attivisti hanno denunciato l’uso sproporzionato della forza da parte degli agenti, sostenendo che le cariche della polizia hanno colpito anche persone che stavano manifestando pacificamente.
Alla fine il bilancio parla di diversi feriti, sia tra i manifestanti che tra le forze dell’ordine, e di alcuni arresti. Le autorità hanno annunciato l’apertura di un’indagine per chiarire le dinamiche degli scontri e individuare le responsabilità degli atti di violenza.
Il vertice del G7 a Napoli ha acceso un forte dibattito nella città, che, da sempre, rappresenta un simbolo di lotta e resistenza sociale. Molti cittadini hanno espresso solidarietà ai manifestanti, condividendo la critica verso un sistema economico considerato ingiusto e insostenibile. Tuttavia, resta aperta la questione di come bilanciare il diritto alla protesta con la necessità di garantire la sicurezza pubblica.
La giornata di oggi è un chiaro segnale del malcontento che serpeggia in una parte significativa della popolazione, una voce che chiede di essere ascoltata nei dibattiti globali su giustizia sociale e sostegno economico.