AgenPress. Io penso che il fatto che la Presidente della Commissione europea abbia voluto affidare all’Italia la gestione dei Fondi di coesione europei, portafoglio da complessivamente circa 400 miliardi per questa programmazione, più la prossima programmazione, probabilmente una somma più o meno equivalente che gestirà sempre questa Commissione, e dall’altra parte, seppur insieme al Commissario Dombrovskis, la delega sul Next Generation EU, quindi il PNRR, altri 600 miliardi di portafoglio sia anche figlio del lavoro che questo Governo ha portato avanti in questi due anni nella realizzazione e nella riforma della spesa relativa ai Fondi europei, così come penso che possa essere di interesse particolarmente per questa importante regione il fatto che il futuro Vicepresidente Raffaele Fitto avrà anche il coordinamento di alcune deleghe che sono molto importanti per i nostri interessi, l’agricoltura, la pesca, l’economia del mare, le isole, e quindi, io e il Ministro Fitto abbiamo già parlato dell’annosa questione della continuità territoriale e chissà che finalmente l’Unione Europea possa da questo punto di vista darci una spinta maggiore e quindi c’è anche la questione dei trasporti e dunque credo che possa essere per l’Italia e per la Sardegna per noi complessivamente, perché è un risultato che dobbiamo leggere come un risultato italiano, una grande occasione.
Quando noi abbiamo formato il Governo io ho deciso di dare allo stesso Ministro la competenza sui Fondi di coesione e sui PNRR. Perché? In primo luogo perché noi abbiamo diverse fonti di finanziamento che spesso non si sono parlate tra loro e questo rende molto più difficile realizzare una strategia efficace. Volevamo che tutte queste risorse insieme lavorassero su un’unica strategia. Dopodiché abbiamo passato al setaccio il funzionamento di queste fonti di finanziamento partendo proprio dai Fondi di coesione nazionali.
I Fondi di coesione nazionali, come voi sapete, sono risorse estremamente importanti. I Fondi di coesione sono per antonomasia le risorse che servono a combattere le disparità tra i territori. In Italia noi siamo pieni di disparità, perché abbiamo la disparità tra le isole e il continente, abbiamo la disparità tra le città e le aree interne, abbiamo le disparità tra il nord e il sud, abbiamo una disparità tra la costa tirrenica e la costa adriatica e quindi capite bene quanto queste risorse per noi siano fondamentali per far camminare l’Italia avendo tutti la stessa velocità.