AgenPress. Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj ha dichiarato di essere pronto ad accettare le garanzie di protezione del suo Paese da parte della NATO per i territori ucraini controllati da Kiev, al fine di “porre fine alla fase calda della guerra” con la Russia che dura da 33 mesi.
In un’intervista a Sky News, Zelenskyj ha lasciato intendere che sarebbe disposto ad aspettare prima di riconquistare le aree ucraine controllate dall’esercito russo – quasi un quinto dell’Ucraina – se un tale accordo potesse garantire sicurezza al resto del paese e porre fine ai conflitti.
“Se vogliamo porre fine alla fase calda della guerra, dobbiamo mettere sotto l’egida della NATO le zone dell’Ucraina che controlliamo”, ha spiegato il presidente ucraino. “Dobbiamo farlo rapidamente e poi l’Ucraina potrà recuperare l’altra parte del suo territorio attraverso il canale diplomatico”, ha aggiunto.
Kiev ha finora escluso di cedere territori in cambio della pace, mentre il presidente russo Vladimir Putin chiede all’esercito ucraino il ritiro da altri territori e rifiuta l’adesione dell’Ucraina alla NATO.
Mosca controlla circa il 18% del territorio ucraino, compresa la Crimea, che ha annesso nel 2014. La Russia ha annesso anche le province di Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhia, sebbene non le controlli completamente.
Il conflitto si è ulteriormente intensificato negli ultimi giorni con i massicci attacchi della Russia contro le infrastrutture energetiche ucraine. Putin ha anche minacciato di colpire i “centri decisionali” di Kiev con il nuovo missile Oreshnik in risposta all’uso da parte dell’Ucraina di armi occidentali per colpire obiettivi nelle profondità del territorio russo.
“Se parliamo di tregua, abbiamo bisogno di garanzie che Putin non ritorni”, ha sottolineato Zelenskyj, mentre il presidente russo ha chiesto a Kiev di non aderire alla NATO se vuole un accordo di pace.
In questo contesto di crescente conflitto nelle ultime due settimane, Zelenskiy ha avuto una serie di telefonate con leader occidentali, tra cui il primo ministro britannico Keir Starmer, il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz.
Il segretario di Stato americano Anthony Blinken ha parlato anche con il suo omologo ucraino Andriy Sibiha per informarlo “degli obiettivi degli Stati Uniti in termini di continuo sostegno all’Ucraina”.
L’amministrazione del presidente uscente degli Stati Uniti Joe Biden sta intensificando il sostegno all’Ucraina dopo la vittoria elettorale di Trump, offrendole più armi e consentendo a Kiev di utilizzare missili di fabbricazione statunitense per colpire in profondità il territorio russo.