AgenPress. Il Vicepresidente di Italia Viva, il Senatore Enrico Borghi, è intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus, ospite della trasmissione “In Dino Veritas” condotta da Dino Giarrusso e Martina Gatto rispetto alla sentenza della Consulta sul terzo mandato e sulla prospettiva politica del suo partito: “Faccio parte di quella scuola antica, forse un po’ desueta, secondo la quale le sentenze non si commentano ma si applicano, quindi come tale a maggior ragione quando provengono dall’organismo più elevato della nostra democrazia.
Noi vogliamo cooperare per costruire un’alleanza di un nuovo centrosinistra che sia la base dell’alternativa a questo Governo di destra che, secondo noi, sta facendo male a questo paese. Quindi noi proporremo alle altre forze che si oppongono al governo Meloni, un accordo-pacchetto che, attraverso le altre regioni che andranno al voto, trovi una omogeneità di tutte queste forze partendo dal rispetto delle singole realtà territoriali e dell’esigenza di costruire una proposta che sia convincente per l’alternativa a questa destra.”
Circa la possibilità di fare un’alleanza con gli altri partiti: “Noi non poniamo veti e di conseguenza non ne accettiamo, ma in politica più che i veti servono i voti. I numeri ci dicono che se tutte le opposizioni al Governo Meloni si unissero tra loro, il Governo Meloni andrebbe a casa ed è l’obiettivo che noi ci poniamo.”
Rispetto all’atteggiamento di Trump e il lessico utilizzato più volte dagli Stati Uniti nei nostri confronti: “Stiamo vivendo un fenomeno singolare, che è la combinazione tra due parole infocrazia e ipnocrazia. La vita di ciascuno di noi è legata intimamente al flusso informativo. Nessuno di noi potrebbe fare il proprio lavoro, le proprie attività, senza essere connesso con il flusso informativo e con la costante alimentazione di dati. Questo flusso però produce il secondo fenomeno, l’ipnocrazia.
Noi rischiamo di essere ipnotizzati da questo flusso di informazioni che viene deliberatamente integrato dal punto di vista della suadente suggestione. Far credere che mettendo i dazi si fanno gli interessi degli operai del Michigan oppure “finalmente quei cattivi degli europei, che ci hanno sfruttati, ora vengono colpiti” a tutto questo rimanda il lessico che viene utilizzato.
Il Vice Presidente degli Stati Uniti ci ha dato dei parassiti a noi europei, io mi auguro che il Presidente del Consiglio quando lo incontrerà nei prossimi giorni, come prima cosa gli ricordi la nostra dignità e il fatto che la libertà di ciascuno di noi, i diritti di ciascuno di noi, la nostra soggettività dev’essere rispettata indipendentemente dai soldi che abbiamo in tasca.”